Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato all’Università Federico II di Napoli dove oggi si terranno i festeggiamenti per gli 800 anni dell’ateneo. Il presidente visiterà anche il complesso di Scampia, polo delle professioni sanitarie, con un’inagurazione di alcuni laboratori. All’inaugurazione saranno presenti il ministro dell’Università Anna Maria Bernini, il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Manfredi: “Presenza Mattarella a Scampia valore simbolico”
“La presenza del presidente Mattarella ha Scampia ha un importante valore simbolico” ha dichiarato all’Ansa il sindaco Manfredi. “Questa apertura ha significato una nuova Scampia che cancella Gomorra e riparte dai giovani. Una dignità dell’abitare e della vita”. Il sindaco ha poi sottolineato: “La presenza del Capo dello Stato è un riconoscimento del percorso che stiamo facendo e che vedrà compimento con il progetto Re Start Scampia”.
Parla di “grande gioia” il rettore Matteo Lorito: “Oggi avvertiamo un peso ma è un peso leggero che ci spinge verso il futuro. Una grande gioia la visita di Mattarella, Bocelli che canta l’inno, direi che abbiamo toccato il momento più alto”.
Bernini: “Esempio di Caivano riscatto per il Paese”
“Qui a Napoli, a San Giovanni a Teduccio, abiterà il secondo più potente supercalcolatore italiano. Quindi le università più antiche ospitano l’Italia più innovativa”, dichiara Anna Maria Bernini durante il sul intervento. “Tutto ciò deve essere per noi, oltre ad un motivo di vanto, anche l’onere e la forza di una nuova consapevolezza. Un’università che vive da secoli è naturalmente predisposta ad interpretare al meglio le sollecitazioni di un mondo che cambia ogni minuto. Lo fa aprendo a corso innovativi, a nuove didattiche, contaminando discipline reagendo con flessibilità alle esigenze del mercato del lavoro. Occorre far convivere la competitività della specializzazione con solide fondamenta culturali e multidisciplinari. L’università Federico II è certamente protagonista di questo cambiamento”.
“Le nostre attività su Caivano sono sviluppate insieme agli atenei del territorio e agli enti di ricerca e dell’alta formazione artistica musicale e coreutica – ha continuato Bernini -. Siamo lì per restare, imparare, studiare ci rende più liberi. Non è solo un’occasione di riscatto per un territorio, un messaggio di speranza rivolto a tutto il Paese. Nessuno deve essere lasciato solo. La presenza su siti considerati difficili è un’occasione di crescita per lo stesso mondo accademico, direi una necessità, proprio perché oggi tutto è interconnesso, non esiste crescita senza solidarietà. Sulla solidarietà, sul recupero sulle sfide difficili stiamo lavorando”.
“Il ministero che rappresento ha finanziato in maniera molto cospicua università, progetti ed enti di ricerca. Il nostro impegno rimane sul diritto allo studio, housing e borse. Sugli alloggi per studenti c’è uno sforzo molto importante rispetto al passato, 8500 nuovi posti letto realizzati in poco più di un anno e non basta. Con il quarto e quinto bando della nota legge 338 abbiamo finanziato e stiamo ancora finanziando progetti di riqualificazione e acquisizione per rafforzare l’housing universitario.
In ultimo 500 milioni per 5400 posti letto, borse di studio: per cominciare 500 milioni fino al 2025, un ampliamento degli importi con incremento degli accessi oltre al finanziamento di borse per Erasmus italiano, il nostro elogio della mobilità. E naturalmente un fondo per il supporto al disagio psicologico, fondamentale, soprattutto in questo momento.
Tutte le interpretazioni, anche critiche, sono legittime. Faremo di più, certamente sì.
Ma questi sono fatti, questi sono numeri”.
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