È la solita vecchia storia di chi cerca una casa o un posto letto da studente: prezzi altissimi e neanche lo straccio di un contratto.
E quel che è peggio è che la tendenza al rialzo non si arresta. A dirlo è l’ufficio studi di immobiliare.it che ha ricavato i dati dalle inserzioni presenti sul suo sito.
La notizia ha subito suscitato l’allarme degli studenti che attraverso l’Udu ha fatto sentire il proprio dissenso.
“Pur contenendo dati parziali, in quanto non considerano la complessità dell’offerta privata dedicata ai fuori sede, lo studio mette in risalto alcuni punti critici che denunciamo da anni” ha dichiarato Elisa Marchetti coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari.
“Il costo medio nazionale di un posto letto sembra aumentare ulteriormente rispetto allo scorso anno. Gli oltre 850mila studenti universitari fuori sede che non alloggiano all’interno delle residenze universitarie si trovano ad affrontare costi di affitto esorbitanti, in particolare nelle città metropolitane: Milano si conferma la città più cara in Italia per quanto riguarda il singolo posto letto e Roma la segue a ruota in questa classifica “negativa”. La situazione in queste città va ulteriormente ad aggravarsi per quanto riguarda i costi, vista l’ampia estensione territoriale, dei trasporti urbani”.
Prosegue la coordinatrice dell’UDU: “La sola inchiesta non è sufficiente a evidenziare il problema abitativo per gli studenti universitari: alla base di tutto c’è la scarsità dell’offerta di residenze universitarie gestite dagli enti per il diritto allo studio. Oltre al fatto che laddove è presente un numero più alto di residenze, il costo degli affitti è inferiore, a parità di area e popolazione, va sottolineato come in varie città risulti inesistente o elusa ogni forma di canone concordato per studenti universitari, che quindi si trovano ad affrontare spese obbligate senza alcun tipo di agevolazione”.
Conclude Elisa Marchetti: “Anche dall’indagine sulla condizione studentesca del CNSU e nelle indagini Eurostudent risultano situazioni imbarazzanti nel confronto con lo scenario europeo per quanto riguarda il numero assoluto e la percentuale rispetto agli studenti, di posti letto gestiti dagli enti per il diritto allo studio. Per avere a disposizione un’analisi più approfondita su tutto il territorio nazionale e su tutti i vari atenei, abbiamo lanciato a maggio il questionario “IoStudio”, raccogliendo dati su costi degli affitti e della vita degli studenti universitari”.
“Sono quindi necessari investimenti di lungo periodo sull’edilizia universitaria residenziale, l’apertura di tavoli con le amministrazioni comunali delle città universitarie per la definizione di nuovi accordi territoriali per il canone concordato come previsto dalla normativa e una lotta decisa agli affitti in nero, una realtà ancora troppo diffusa che priva lo studente di ogni tipo ti tutela contrattuale.”
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