Non ce l’ha fatta il ragazzo che venerdì notte è caduto e si è ferito gravemente mentre scavalcava il muretto dell’università La Sapienza, dove si stava svolgendo la Notte Bianca, una serie di iniziative organizzate dai collettivi studenteschi. Il giovane, Francesco Ginese, 26 anni, di Foggia, si era gravemente ferito ad una gamba ed era stato trasportato d’urgenza al policlinico Umberto I. Ieri è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico ma è morto nel primo pomeriggio di domenica
Secondo le ricostruzioni, il ragazzo avrebbe deciso di scavalcare il muro di cinta dell’ateneo in viale dell’Universita all’altezza del civico 30. Ha perso però l’equilibrio ed è caduto da diversi metri d’altezza. Le ferite sono apparse subito gravi e già sabato gli amici avevano lanciato un appello sui social chiedendo sangue del gruppo zero e dando le indicazioni per la donazione. Gli agenti della polizia intanto stanno svolgendo accertamenti sulle serate che si sono svolte all’interno dell’ateneo. Ma l’incidente si è verificato all’esterno della struttura: gli indagati attualmente sono 21.
“La Sapienza esprime profondo dolore per la morte assurda del ragazzo che si era gravemente ferito nella notte tra venerdì e sabato e manifesta solidarietà alla famiglia, così duramente colpita con la perdita di un figlio brillante e promettente. Si ringrazia tutto il personale del Policlinico universitario Umberto I per l’impegno profuso in queste ore con due difficili interventi chirurgici nel tentativo di salvare questa giovane vita”, ha scritto l’Università in una nota. “Rattrista grandemente che nonostante i ripetuti moniti, divieti e denunce a evitare comportamenti non consentiti e rischiosi per l’incolumità, si sia verificato un gravissimo incidente che è costato una giovane vita“, spiegano dall’Ateneo.
“Quando l’Ateneo ha notizia dell’organizzazione di eventi non autorizzati, provvede sempre, come anche nel caso in questione, ad una preventiva formale comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza. Inoltre, qualora tali eventi non autorizzati dovessero effettivamente svolgersi, contravvenendo al Regolamento in materia e/o forzando gli accessi agli spazi universitari, l’Ateneo procede sempre a presentare un esposto alla Procura della Repubblica”, spiegano dall’Università.
“Infine alla Sapienza è presente un servizio di vigilanza e un sistema di videosorveglianza che consente di allertare immediatamente le autorità competenti in caso di manifestazioni non autorizzate e di produrre documenti video che vengono, su richiesta, messi a disposizione delle stesse autorità”, concludono.
Secondo i collettivi studenteschi, veri organizzatori della serata, i soccorsi sono stati tempestivi e gli eventi si sarebbero immediatamente fermati. “Francesco è stato soccorso dall’ambulanza già presente in città universitaria, perché garantita, come sempre in questi casi, dalle studentesse e dagli studenti: la sicurezza e la tutela, infatti, è stata, come avviene in ogni occasione del genere, messa al primo posto” – scrivono nei social gli organizzatori della ‘Notte Bianca Sapienza’ – Appena conosciuta la gravità dell’incidente occorso a Francesco, in un luogo della città universitaria distante dagli eventi artistici e musicali – precisano -, questi ultimi sono stati immediatamente interrotti e, con la collaborazione di tutte le studentesse e tutti gli studenti, i tanti convenuti hanno tempestivamente lasciato la città universitaria”.
Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile nazionale organizzazione diFratelli d’Italia ha commentato: “Le università non possono essere ostaggio dei collettivi e dei centri sociali. È ormai un problema di ordine pubblico. Se ne occupi il ministero dell’Interno”. Così annuncia una interrogazione in commissione al ministro Salvini in seguito al decesso del giovane: “I collettivi di estrema sinistra usano ripetutamente l’ateneo La Sapienza a Roma come locale a cielo aperto per feste illegali e a pagamento. Il rettore ha più volte denunciato pubblicamente la situazione fuori controllo. Da articoli di stampa si apprende che avrebbe anche avvertito ufficialmente la Questura”, si legge nella interrogazione parlamentare firmata anche da altri colleghi di Fratelli d’Italia tra cui il responsabile cultura del movimento di Giorgia Meloni, Federico Mollicone. E ancora: “Cosa ha intenzione di fare il ministro Salvini per far rispettare la legge all’interno de La Sapienza e delle Università italiane troppo spesso in balia dei collettivi universitari?”.
Di tutt’altro tono il ricordo della viceministra dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli: “Sono profondamente addolorata dalla scomparsa di Francesco, un bravo ragazzo, che ho conosciuto personalmente e che consideravo un amico. Lo sono ancora di più per le circostanze in cui questo è avvenuto. Ai familiari, e a tutti gli amici, un forte abbraccio e il mio cordoglio”.
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