Decreto scuola in arrivo: vediamo tutte le novità nella bozza dopo le ultime indiscrezioni trapelate dal Miur. Modifiche alla Maturità 2020, esami di terza media, ammissioni all’anno successivo e valutazione. Il commento di Azzolina.
Il decreto scuola è in arrivo con tutte le novità già racchiuse nella bozza circolata in queste ore.
Ad annunciare un pacchetto di misure straordinarie per la scuola per fronteggiare l’emergenza coronavirus è stata la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina già nei giorni scorsi e con la conferma sulla sua pagina ufficiale Facebook qualche ora fa.
Novità nel decreto scuola riguardano la Maturità 2020, sulla scia di quello che avevamo anticipato qualche giorno fa, come anche gli esami di terza media e l’ammissione degli studenti alle classi successive.
Il decreto scuola al vaglio del governo sarà emanato nei prossimi giorni dal Consiglio dei Ministri. La scuola è uno dei settori, lo ricordiamo, più in difficoltà in questo momento e che necessita di grande supporto.
Gli insegnanti stanno cercando di superare questo periodo di incertezze con la didattica a distanza con uno sforzo congiunto che riguarda il Paese intero.
Con le novità del decreto scuola, che pone delle deroghe per quest’anno ad alcune regole, si spera di fare chiarezza nell’incertezza generale che accompagna alunni e insegnanti. Vediamo quali novità prevede la bozza del decreto scuola.
Decreto scuola novità: cambia la Maturità 2020
Decreto scuola novità: punto cruciale riguarda la Maturità 2020. Vediamo come cambia nella bozza, che riportata da Orizzonte Scuola alleghiamo alla fine di questo articolo.
Ricordiamo appunto che si tratta pur sempre di una bozza e come avvenuto già in altre occasioni il decreto scuola potrebbe essere modificato prima della sua emanazione.
Intanto vediamo come cambia o potrebbe cambiare la Maturità 2020 secondo la bozza del decreto scuola dal momento che vi sono due ipotesi nello stesso, che in parte avevamo già anticipato, e che dipendono da quando si rientrerà tra i banchi. Nel decreto scuola è previsto che:
- se si rientra entro il 18 maggio e in presenza la Maturità 2020 si svolgerà con una commissione composta da soli insegnanti interni e un presidente esterno. In questo caso si prevede anche di modificare, per questo anno scolastico svolgimento delle prove e valutazione dell’Esame di Stato con una prova predisposta dalla commissione interna e non dal Miur (oggi MI) al livello nazionale. La prova dei commissari interni terrà conto di quello che realmente la classe ha svolto e appreso nell’anno scolastico e quindi con la didattica a distanza;
- se non si rientra a scuola entro il 18 maggio e la Maturità non potrà essere svolta in presenza si prevedono scrutini in modalità telematica e un unico esame orale a distanza fermo restando la commissione interna con presidente esterno.
Dunque dopo indiscrezioni di vario genere la ministra Azzolina ha messo nero su bianco due ipotesi per la Maturità 2020 che tengono conto del rientro o meno a scuola entro il 18 maggio e della possibilità o meno nell’evolversi dell’emergenza sanitaria di svolgere gli esami in presenza. Ricordiamo che è solo una bozza e dunque suscettibile di modifiche. Vediamo quali sono le altre novità del decreto scuola.
Decreto scuola: come cambia l’esame di terza media
Altra novità del decreto scuola riguarda l’esame di terza media. Prima di vedere cosa potrebbe accadere agli esami del 1° ciclo secondo la bozza del decreto ricordiamo che nello stesso vi è un passaggio fondamentale che riguarda gli alunni delle classi intermedie e l’ipotesi che le lezioni riprendano in presenza entro il 18 maggio. In questo caso infatti si prevede
“la definizione delle modalità dell’eventuale recupero degli apprendimenti per gli alunni delle classi intermedie delle istituzioni scolastiche di tutti i cicli di istruzione, relativi all’anno scolastico 2019/2020, nel corso dell’anno scolastico successivo a decorrere dal 1° di settembre 2020, quale attività didattica ordinaria”.
Allo stesso tempo possono essere modificati in deroga per l’anno corrente le modalità di valutazione e ammissione all’anno successivo degli alunni della scuola secondaria fermo restando il recupero degli apprendimenti che abbiamo sopra citato.
Ed ecco che arriviamo al fatidico esame di terza media; la bozza del decreto scuola prevede che le prove dell’esame possano essere modificate o addirittura eliminate con “la sostituzione dell’Esame di Stato con la valutazione finale da parte del consiglio di classe”.
Tra le altre novità previste dal decreto scuola ancora in bozza la possibilità, con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme al Miur con il protrarsi dell’emergenza, di mettere in campo le seguenti misure:
- definizione della data di inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2020-2021 tenendo conto della necessità di recupero degli apprendimenti;
- adattamento e modifica delle procedure di immissione in ruolo da concludersi comunque entro la data del 15 settembre 2020, “nonché delle procedure di utilizzazione, assegnazione provvisoria e attribuzione dei contratti a tempo determinato, anche in deroga al termine di conclusione delle stesse previsto dall’articolo 4, commi 1 e 2., del decreto-legge 3 luglio 2001, n.255, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 agosto 2001 n.333.”
Inoltre il decreto scuola in bozza tra le tante novità prevede, contrariamente a quanto previsto dal decreto salva-precari convertito nella legge 159/2019 che l’aggiornamento delle graduatorie di II e III fascia d’Istituto per il reclutamento dei supplenti non avverrà più nel 2020, ma nel prossimo anno.
Per la conferma delle novità toccherà aspettare che la bozza del decreto scuola per COVID-19 diventi ufficiale. Vediamo intanto come ha commentato la ministra Azzolina.
Decreto scuola COVID-19: il messaggio di Azzolina
E nelle ore in cui la bozza del decreto scuola COVID-19 comincia a circolare e anche eventualmente a far discutere, la ministra Azzolina lascia il suo consueto messaggio di giornata sulla pagina Facebook ufficiale:
“Ieri il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato la proroga della chiusura delle attività. La battaglia contro il coronavirus non è ancora vinta, anzi. I segnali di rallentamento dell’epidemia non devono trarre in inganno: abbassare la guardia sarebbe disastroso. Ora che la pausa forzata dalla scuola in presenza si sta ulteriormente allungando vogliamo mettere in campo nuovi strumenti per sostenere docenti e studenti. Adotteremo un piano complessivo che possa guidare la Scuola nella prosecuzione di questo anno scolastico e guardando al prossimo. Di concerto con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza stiamo definendo un pacchetto di misure. A breve faremo chiarezza perché la scuola ha bisogno di certezze.”