Lavoro ai giovani, Giovannini: “Un piano entro fine giugno”

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“In questo momento è ancora presto per dire quali sono le risorse su cui fare affidamento. Abbiamo un menù che stiamo preparando con interventi normativi a costo zero, che possono fluidificare il mercato del lavoro. E poi ci sono interventi che hanno un costo, e su questi non abbiamo ancora cifre chiare, dobbiamo valutare le misure che possono avere un impatto maggiore”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini nel corso della conferenza di ieri in via Veneto.

Tra le misure allo studio del governo la defiscalizzazione del lavoro dei giovani, “una misura che però in molti paesi non ha funzionato come si sperava perchè è andata a finanziare assunzioni che sarebbero avvenute comunque. Oppure la staffetta generazionale, con una contribuzione dello Stato.

Ma va studiata l’efficacia”, ha sottolineato il ministro. C’è poi sul tavolo l’ipotesi di scambiare un’anticipazione della pensione con una penalizzazione, “ma siccome ci sono costi associati soprattutto a lungo termine, bisogna valutare attentamente.

Non parlerei di cifre per ora”, ha spiegato Giovannini. Sul fronte ammortizzatori, Giovannini ha aggiunto che è positivo che “il governo sia riuscito a stanziare un miliardo per i lavoratori in difficoltà senza aumentare le imposte, ma sappiamo che se la crisi continua queste risorse non basteranno. Abbiamo bisogno – ha osservato – di riattivare la ricerca di lavoro di queste persone, dobbiamo superare la logica di un pagamento di un sussidio, che non è giusto per queste persone e non è finanziariamente possibile”.

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