Stop alla vivisezione – La Commissione Europea ha approvato il piano settennale per la ricerca Horizon 2020. Al suo interno anche un incentivo per i laboratori che faranno ricerca in maniera innovativa ovvero senza utilizzare le cavie animali.
Un fondo di oltre 70 miliardi di euro per tutti quei soggetti, enti pubblici o privati, che decideranno di testare i propri prodotti su riproduzioni robotiche invece che sui consueti topi e criceti da laboratorio.
Un passaggio che negli Stati Uniti è avvenuto da tempo: basti pensare che il governo americano rappresenta il maggiore azionista del National Institute of Health’s automated robot-technicians, il laboratorio robotico più avanzato al mondo, del valore di 50 milioni di euro, che utilizza riproduzione robotiche per testare sostanze chimiche al ritmo di centinaia a settimana invece degli anni che ci vorrebbero con i test sugli animali.
“Horizon 2020 costituisce l’opportunità finanziaria degli Stati europei per utilizzare e sviluppare le tecnologie più avanzate già presenti in Usa e altri paesi – sottolinea Gaia Angelini di Humane Society International – che permettono oggi di testare sostanze chimiche, fare ricerca farmacologica e medica ricorrendo alle scienze del 21emo secolo che non utilizzano animali”.
Una misura che viene incontro anche all’opinione pubblica: recentemente, infatti, ha raggiunto il milione di firme la proposta di legge popolare europea Stop vivisection, che chiede alla Commissione europea l’abrogazione della direttiva 2010/63/UE con la presentazione di una nuova proposta di direttiva che sia finalizzata al definitivo superamento della sperimentazione animale e che renda obbligatorio per la ricerca biomedica e tossicologica l’utilizzo di dati specifici per la specie umana in luogo dei dati ottenuti su animali.