Outdoor: quando la scuola nel bosco si studia anche all’Università

Imparare a contare grazie al tatto e al calore, capire quale sia la differenza tra acqua, ghiaccio e vapore cucinando sul fuoco, usare il focolare come orologio: la scuola in outdoor studiata all’università. “Un’immersione nell’ambiente naturale – secondo Davide Bologna, educatore outdoor, istruttore esperto di sopravvivenza – dove l’avventura aiuta a produrre ossitocina ed endorfine grazie alle quali è più bello pensare, sognare, apprendere, conoscersi”.

Tirare con l’arco per coordinarsi, per stimolare la concentrazione, per scaricare tensione e per capire quanto la delicatezza sia il presupposto della forza. Sono solo alcune delle attività dell’outdoor education. “Crediamo sia importante vivere la natura perché conoscendo i boschi si capiscono meglio i ritmi, le emozioni. I bambini, soprattutto, ne hanno bisogno“.

Piemonte riscopre l’outdoor education

Bologna, tramite attività svolte all’aria aperta in tutte le stagioni, insegna che è importante “muoversi sempre, con il cuore e le gambe”, e che “nelle foreste ci sono sentieri per andare ovunque”. Fondatore dell’associazione Pachamama Outdoor E Co. e gestore del rifugio naturalistico al Bosco dei faggi tra Prunetto e Castelletto Uzzone, in Piemonte, ogni anno insegna tecniche di sopravvivenza in un ambiente naturale a centinaia di alunni e docenti degli istituti comprensivi (asilo, elementari e medie).

L’outdoor education è diventata anche materia di studio all’Università. Bologna, infatti, da esperto esterno porterà i suoi insegnamenti all’Università della terza età (Utea) di Asti, alla Lumsa e alla Suism di Asti (Scienze delle attività motorie e sportive). La disciplina sarà trattata pure come metodo lavorativo con approfondimenti sull’architettura del paesaggio.

Anche a Cortemilia si punta sulla natura. L’amministrazione comunale ha in progetto di creare un bosco didattico su un terreno di località San Rocco dove saranno piantate specie vegetali autoctone, raggiungibile agevolmente anche dai disabili. Inoltre, saranno a disposizione un orto sociale e uno spazio per le attività sportive.

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