Il Presidente della Giunta della Regione Campania Antonio Bassolino ha materialmente firmato la rinascita della facoltà di medicina al policlinico universitario di Salerno insieme al magnifico rettore Raimondo Pasquino e al direttore dell’azienda ospedaliera Attilio Bianchi.
Una rinascita concepita nel corso del tempo giacché la facoltà era attiva dall’ottobre 2005. Con la definitiva firma del Presidente del Consiglio dei Ministri il San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona si trasforma a pieno titolo in un’azienda ospedaliera universitaria.
Il Presidente Bassolino ha lavorato molto intensamente in questi anni con l’università e l’azienda, il risultato, come egli stesso ha dichiarato, è un cambiamento rilevante per tutta la medicina campana. Entusiasta il rettore Pasquino che però volutamente connota il carattere simbolico di questo evento poiché, ribadisce, la sua università vive già da anni.
Il nuovo organico avrà un bel da fare a misurarsi con la storia della scuola medica salernitana ma è proprio questo l’obiettivo della collaborazione: ridare vita a quella che era la prestigiosa scuola, madre del “Regimen Sanitatis Salernitanum”, volume redatto tra il XII e il XII secolo in cui vengono catalogate per la prima volta erbe medicinali e strumenti di chirurgia.
150 i milioni di euro stanziati dalla Regione per l’ammodernamento tecnologico dell’ospedale, fondi che però si rivelano insufficienti poiché è prevista una spesa complessiva di 340 milioni di euro. E quindi, i restanti 190 milioni da dove arriveranno? In parte da soggetti privati scelti attraverso formule di appalto di concessione, costruzione e gestione dei lavori pubblici e un’altra cospicua parte perverrà dalla vendita del complesso immobiliare “Torre Angellara”.
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