“E’ un presente duro quello che l’Italia del lavoro sta vivendo“, ha esordito Napolitano nella giornata del 1° maggio dopo aver ascoltato i dati Istat citati dal ministro Fornero.
Si fanno severi i toni del Presidente, parla di responsabilità dei partiti: “La crisi è troppo grave per perdersi nel dedalo si interessi particolari” ha continuato il Presidente.
In un momento così delicato il Presidente rivolge uno sguardo anche ai giovani: “La flessibilità oggi è un valore, ma senza creare la precarietà, che viene sperimentata soprattutto dai giovani e dalle donne, che è un disvalore. E anche un costo, soprattutto se a viverla sono i giovani a cui viene negata una prospettiva futura“.