E’ stata presentata venerdì scorso a Napoli, insieme al sindaco De Magistris e al Comune, la delibera di adesione alla “Carta di cittadinanza dei soggetti in formazione”, che prevede tutele per studenti impegnati in percorsi di formazione secondaria, terziaria, universitaria, AFAM e dottorandi, promuovendo una estensione del welfare municipale. L’assemblea “senza studenti Napoli muore” si è tenuta presso Piazza Forcella, nella biblioteca dedicata ad Annalisa Durante, vittima innocente di camorra.
“L’approvazione di questa delibera da parte della giunta comunale è un passo importantissimo per i 35.0000 soggetti in formazione della città di Napoli” – affermano al Corriere dell’Università Mattia Papa e Raffaele Guarino, coordinatori rispettivamente delle associazioni studentesche Link Napoli e Unione degli Studenti Campania – “avvenuta dopo un lungo lavoro di elaborazione da parte della nostra organizzazione nelle scuole e nelle università. In una fase storica in cui la conoscenza e l’accesso ai saperi vengono attaccati da processi di privatizzazione e mercificazione, in cui l’accesso alla cultura e all’istruzione diventa sempre più escludente per chi non possiede i mezzi economici per farvi fronte, con la Dichiarazione facciamo assumere anche al Comune di Napoli la responsabilità di porre in essere iniziative e interventi per permettere agli studenti di vivere appieno la città e i luoghi della cultura e della formazione. È necessario ora che questa carta di principi venga attuata con misure concrete che interessino la partecipazione alle decisioni sui luoghi in cui viviamo, la fruibilità di cinema, teatri, musei, biblioteche, l’utilizzo dei mezzi di mobilità urbana, il diritto allo studio e l’autonomia dei soggetti in formazione. Durante l’assemblea di oggi il sindaco De Magistris e l’amministrazione comunale si sono assunte un impegno sulle priorità da noi individuate: partecipazione, abitare e accesso ai saperi. In questi mesi continueremo a lottare e a costruire iniziativa politica affinché questi impegni vengano rispettati”.
“E’ una vittoria storica per noi” – aggiunge Riccardo Laterza, Portavoce Nazionale della Rete della Conoscenza – “che costituisce un precedente storico per l’estensione del welfare municipale in ottica inclusiva fuori dal principio di residenzialità, idea che va molto oltre la dimensione studentesca. Da oggi nel Comune di Napoli è riconosciuta la cittadinanza dei soggetti in formazione, non una semplice carta di intenti, ma l’impegno a promuovere delibere specifiche per la promozione reale del diritto all’accesso alla formazione, allo studio, alla mobilità, all’abitare, alla socialità, alla salute ed alla partecipazione. A partire da tale precedente il 28 gennaio lanceremo in tutta Italia la campagna nazionale per il riconoscimento della cittadinanza studentesca “Le città agli invisibili!” attraverso la quale delineiamo una nuova visione partecipata, inclusiva e sostenibile di gestione del territorio che possa restituire le città ed i quartieri a coloro che li vivono realmente ed oggi subiscono la crescita esponenziale delle disuguaglianze. Per non essere più “invisibili”, vittime dei processi di esclusione sociale e politica, richiediamo quindi agli Enti Locali, a partire dall’esempio napoletano, la promozione attiva dell’ autodeterminazione dei soggetti in formazione attraverso l’erogazione di reddito in forma diretta ed indiretta. E’ attraverso vittorie locali di questo tipo, infatti, che è possibile incalzare il Governo per la promulgazione della legge nazionale sul diritto allo studio e per la promozione di politiche di welfare universali per tutte e tutti”.
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