Udu e Link studenti scendono in piazza

Sono circa 300 mila, secondo le previsioni, gli studenti che oggi, con l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti, stanno scendendo nelle piazze d’Italia

Sono circa 300 mila, secondo le previsioni, gli studenti che oggi, con l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti, stanno scendendo nelle piazze d’Italia al fianco dei lavoratori al grido di “Le vostre tasse le paga il nostro futuro!”.
Gli studenti vanno in piazza, per ribellarsi allo smantellamento degli edifici della conoscenza e per rivendicare una società fondata sul lavoro come sulla conoscenza, sull’uguaglianza come sulla solidarietà, sul diritto al futuro come diritto di tutti.
«Ci vogliono ignoranti, ma ci avranno ribelli». Si sente nel passaggio dei cortei studenteschi.«Negli ultimi mesi – si legge nei documenti dell’Uds e Link – il governo Berlusconi ha dichiarato esplicitamente, attraverso specifici provvedimenti, le proprie intenzioni: affamare la scuola pubblica, rendere definitivamente private le università e cancellare la ricerca libera dal territorio nazionale. Il piano, in sintesi, è condannare la nostra intera generazione all’ignoranza».
 «Oggi si manifesta per formulare proposte collettive di rilancio di un protagonismo studentesco che ha mai smesso di pulsare».

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

La persona nel XX sec

Next Article

Ancora 100 passi

Related Posts
Valditara
Leggi di più

Valditara: “Estendere in Ue il divieto smartphone in classe”

"Tema che va approfondito” dichiara il ministro dell’istruzione. “Se sino a 14 anni i rischi sono del tutto evidenti e sono senz'altro prevalenti rispetto ai benefici, dobbiamo capire se, sopra i 14 anni, nelle scuole superiori, il divieto può avere una sua concreta utilità”
Leggi di più

Sciopero delle Università, chi protesta e perché

Oggi protestano assegnisti, ricercatori e personale a tempo determinato contro il precariato, i tagli al fondo universitario e il definanziamento degli atenei. Lo sciopero è proclamato dalla FLC CGIL