Medicina, cambia tutto. Saranno 9.146 i posti a bando per l’anno accademico 2015-16 per la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia. Quasi il 9,3 % di posti in meno rispetto ai 10.083 dell’anno accademico 2014-15. Insomma: parliamo di 937 posti persi al corso di laurea.
Il test di ammissione sarà, come noto, l’8 settembre e quindi il bando dovrebbe uscire almeno 60 giorni prima . Il numero è stato anticipato venerdì scorso durante la conferenza stampa indetta dalla Fnomceo per rilanciare sul tavolo del Governo i problemi della formazione medica, come riportato dal Sole24Ore.
Da mesi intorno al test di medicina si sono sviluppate polemiche e discussioni. Prima il modello alla francese, poi la rimodulazione del test, con una discussione sulla parte dedicata alle domande di cultura generale. Gli studenti aspettano da mesi risposte chiare e precise da parte del MIUR, che fino ad ora ha tentennato. Di preciso c’è solo la data, spostata definitivamente a settembre dopo la sperimentazione di aprile (che pare non sia piaciuta ai ragazzi).
Per adesso anche l’idea di una programmazione è completamente saltata e con il trend attuale, sottolinea la Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, in Italia si sforneranno ogni anno circa 2.000/2.500 laureati in Medicina privi di futuro e dell’opportunità di completare il percorso formativo.
Uno stato di fatto che proiettato nei prossimi dieci anni porterà ad avere una popolazione di circa 25mila medici che non avranno possibilità di sbocchi occupazionali nel Servizio sanitario. Un «limbo» che si trasforma in una trappola vera e propria. Dunque serve una svolta. Un primo segnale positivo viene dal ministero della Salute con un progetto pilota europeo che dovrebbe aiutare l’Italia e i partner comunitari ad arrivare a una corretta programmazione della formazione professionale sanitaria: «Si tratta di una joint action coordinata dal nostro Paese – spiega Rossana Ugenti, alla guida della Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Ssn – che dovrebbe concludersi entro aprile 2016 ed è calibrato su cinque professioni: medici, farmacisti, odontoiatri, infermieri e ostetrici, le sole finora armonizzate a livello Ue».
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