Resterà aperta fino al 15 febbraio 2010 la possibilità di candidarsi ai 600 stage organizzati alla Commissione europea, con un rimborso spese di oltre mille euro al mese. 550 posti sono destinati ad administrative traineeships, dunque aperti a tutti, mentre i restanti 50 sono riservati a interpreti e traduttori (translation traineeship).
Quasi tutti gli stagisti saranno inviati a Bruxelles, tranne una cinquantina che verranno dislocati a Lussemburgo. Gli stage durano cinque mesi e non sono prorogabili; alla fine del tirocinio la Commissione rilascerà un attestato di frequenza. Ogni stagista riceverà un rimborso spese di circa 1050 euro al mese, a cui si aggiungeranno altri due benefit: la possibilità di utilizzare la mensa a prezzo agevolato e un rimborso spese per il viaggio di andata e ritorno.
I candidati devono parlare fluentemente almeno una delle tre lingue utilizzate per i lavori della Commissione (inglese, francese e tedesco). Altri requisiti per potersi candidare sono: essere cittadini di uno dei Paesi membri dell’Unione europea e avere almeno una laurea triennale. Nella maggior parte dei casi i vincitori risultano essere laureati in giurisprudenza o economia, ma il bando è aperto a tutti i tipi di laurea.
Non ci si può candidare nella stessa sessione per gli stage amministrativi e per quelli di interpretariato: bisogna scegliere quale carta tentare. I prescelti per gli stage cominceranno a ottobre 2010.
Related Posts
Concorso polizia di Stato, si cercano 1500 vice ispettori: requisiti e scadenze
Le candidature si possono presentare fino a mercoledì 30 aprile. Cosa prevede il bando
4 Aprile 2025
Enel in cerca di talenti: al via ‘Innothon’ il contest su energia e Ai
Il talento applicato all’innovazione, le nuove generazioni protagonisti del futuro dell’energia. Sono alcune delle caratteristiche della nuova edizione…
31 Marzo 2025
Stage, perché il titolo di studio e l’età influenzano le future assunzioni
Finita Garanzia giovani, i tirocini extracurriculari sono scesi a 284mila
26 Marzo 2025
Proposta di legge per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio
La proposta prevede la riduzione dell’orario di lavoro da 40 a 32 ore settimanali, a parità di salario.Gli oneri stimati sono di 50 milioni di euro per il 2024 e 275 milioni di euro per gli anni successivi
14 Febbraio 2025