“Siamo ancora nella fase dell’emergenza, ma non abbiamo nessuna idea di rinunciare a questa grande istituzione che è l’Università dell’Aquila, non dobbiamo farlo per i nostri studenti e del nostro territorio. L’Università dell’Aquila è troppo importante per la città quindi noi non cederemo. Siamo stati feriti ma abbiamo tutta l’intenzione di proseguire la nostra università”. È quanto ha affermato il rettore dell’Università dell’Aquila, Fernando Di Orio, all’inviato del Corriere dell’Università e del Lavoro nel capoluogo abruzzese.
Il rettore, insieme a presidi e docenti dell’ateneo, ha passato l’intera giornata di ieri nella sede della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, a due passi dall’ospedale San Salvatore, per allestire un rettorato provvisorio. “Il mio rettorato con sede a Palazzo Carli, del 1500, non ha retto alla tragedia – ha proseguito il rettore – ma questa struttura è in cemento armato e da qui può ripartire l’attività dell’università. Per il momento stiamo mettendo in rete dei computer per garantire agli studenti almeno un’assistenza amministrativa”.
E per la didattica quali saranno i prossimi passi? “Naturalmente è presto per dirlo, ma potenzialmente in queste strutture potremmo riprendere a fare lezione già qualche settimana dopo Pasqua. Inoltre – aggiunge Di Orio – rassicuro tutti gli studenti: nessuno perderà sessioni d’esame e di laurea, né tantomeno anni di studio. Faremo di tutto per riprendere prestissimo le nostre attività”.
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