Finanziaria e Pnrr, Pisani (Cng): “Quasi tre miliardi sono un punto di inizio per i giovani”

Secondo una ricerca di Cng in collaborazione con Eures, solo il 56,3% degli under 35 è riuscito a creare un nucleo familiare, il 33% non è riuscito a farlo. Mentre il 37% degli intervistati dichiara di aver trovato un lavoro stabile dopo 5 anni dal conseguimento della laurea.

“Per i giovani abbiamo messo oltre un miliardo in Manovra”, lo ha ricordato il premier Mario Draghi nella sua conferenza stampa di fine anno. Mentre sul Pnrr ci avviciniamo ai due miliardi di euro per il 2022. Non ci sono, però, solo le risorse allocate ma una serie di migliorie dal punto di vista legislativo al testo che tra pochi giorni arriverà a Montecitorio.

La finanziaria è stata approvata con voto di fiducia sul maxiemendamento presentato dal governo con 215 voti a favore, 16 contrari e nessun astenuto. Il testo arriverà alla Camera entro il 28 diembre; l’approvazione definitiva è prevista per il 30, probabilmente verrà posta nuovamente la fiducia sul testo.

Incentivi per l’apprendistato nelle pmi

Via libera allo sgravio contributivo al 100% a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per i giovani under 25. Questo incentivo riguarda le aziende che hanno meno di 9 dipendenti. La misura è sui contratti di primo livello per ottenere la qualifica e il diploma professionale, il diploma delle superiori e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Le risorse sono pari a 1,2 milioni nel 2022, 2,9 milioni nel 2023, 4 milioni nel 2024. Nella manovra spunta anche il riordino della disciplina dei tirocini con una stretta contro quelli fasulli.

Bonus acquisto prima casa

La Legge di Bilancio 2022 contiene, tra le altre misure, anche il bonus per acquisto della prima casa da parte di giovani under 36. L’agevolazione è prevista dall’articolo 64 del decreto Sostegni bis e, al momento, interessa esclusivamente gli atti traslativi o costitutivi a titolo oneroso, stipulati entro il 30 giugno 2021. Non aver compiuto il trentaseiesimo anno d’età nell’anno in cui l’atto è rogitato; avere un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Politiche attive per i giovani

La Legge di Bilancio 2022 stanzia ben 90 milioni di euro ai centri per l’impiego, sia per l’incremento dell’organico che per l’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni. Nello specifico, la manovra stanzia 70 milioni dal 2022 per far fronte agli oneri di funzionamento dei centri per l’impiego correlati all’esercizio delle relative funzioni e in connessione con l’incremento delle dotazioni organiche previsto dal Piano straordinario di potenziamento dei centri. Gli altri 20 milioni serviranno per far fronte alle attività connesse all’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, non occupati né inseriti in un percorso di studio o formazione.

Cosa cambia per i giovani dal 2022?

“Il testo complessivamente prevede numerose novità rispetto la formazione nel mondo del lavoro – afferma Maria Cristina Pisani, presidentessa del Consiglio Nazionale dei Giovani – per le risorse delle politiche attive nei centri per l’impiego, ad esempio, è stata stanziata una quota per gli under 30″. Da sempre viene denunciato il malfuzionamento dei centri per l’impiego. Secondo Pisani bisogna cambire passo e mentalità. I fondi non bastano. “Dei 3 milioni di persone che i centri devono aiutare ci sono anche molti giovani – spiega -. Dobbiamo cambiare l’approccio e la qualità degli stanziamenti. In Germania, senza ulteriori oneri per lo Stato, sono state create agenzie dell’impiego che non fanno soltanto match tra domanda e offerta ma offrono anche orientamento, assistenza psicologica, sono dei veri e propri sportelli anche a livello sociale”.

L’Europa richiede da anni che l’Italia si metta al pari con le retribuzioni per gli stage, disomogenee su tutto il territorio nazionale perché stabilite dalle Regioni. “Avevamo presentato un documento al ministro Orlando insieme all’Asvis (Ndr. Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile). In Sicilia il compenso minimo è 300 euro mentre nel Lazio arriva a 800. Ciò – continua Pisani – determina una forma di discriminazione dei giovani a seconda dei contesti sociali ed economici da cui provengono. Abbiamo chiesto una quota minima nazionale per i tirocini extracuriculari, e un rimborso spese per i tirocini curriculari nel caso fossero formazione professionale.

Bonus affitti

Arriva il bonus affitti per i giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. Vale per coloro che stipulano un contratto di locazione per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare a propria abitazione principale. La casa deve essere diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti. Il bonus prevede per i primi quattro anni, una detrazione dall’imposta lorda pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro.

“Questo meccanismo di decontribuzione non agevola chi nun lavoro non lo ha – evidenza la presidentessa del Cng – avevamo chiesto che ci fossero delle attibruzioni dirette così da permettere alle fasce maggiormente disagiate di poterne usufruire. Anche questo in virtù del fatto che il disagio si registra maggiormente nella fascia d’età tra i 25-30 anni”, sottolinea. Secondo una ricerca di Cng in collaborazione con Eures, solo il 56,3% degli under 35 è riuscito a creare un nucleo familiare, il 33% non è riuscito a farlo a causa del lavoro discontinuo. E lo stesso report evidenza come solo il 37% degli intervistati dichiara di aver trovato un lavoro stabile dopo 5 anni dal conseguimento della laurea.

Finanziaria e Pnrr

“Per gli apprendistati e formazione c’è molto nel Pnrr, sono due miliardi per il solo 2022”, afferma Pisani. Sono 4,4 miliardi le risorse del piano di resilienza stanziate per le politiche attive del lavoro e di formazione. “Dobbiamo entrare nell’ottica che fondi della legge di Bilancio e del Pnrr sono legati. In finanziaria, per esempio, sono molte le risorse previste per l’imprenditoria giovanile. Ma in generale non va vista solo la quantità della spesa ma anche la qualità“. Su questa scia il Cng partecipa al tavolo di vlutazione voluto dalla ministra Dadone sull’impatto che queste politiche avranno sul fronte giovani. “Tra Pnrr e legge di Bilancio se contiamo i soldi fondi diretti per i giovani siamo a quasi 3 miliardi di euro. La qualità di queste proposte può essere un buon punto di partenza per scongiurare che il tasso di disoccupazine giovanile continui ad aumentare. Oggi l’indicatore del Pil non basta più- conclude Pisani -, basti pensare che quando in Italia cresceva la povertà degli under 35 aumentava comunque. Dobbiamo cercare altre strade e correggere il tiro dove serve”.

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