Quando qualche giorno fa il ministro dell’Università aveva annunciato lo slittamento della presentazione in Consiglio dei ministri del DDL sulla governance e il reclutamento, l’Associazione nazionale dei docenti universitari ha subito messo i puntini sulle i.
In occasione dell’annuncio il ministro aveva anche dichiarato che il testo “al suo interno recepisce alcune proposte che sono state avanzate proprio dalle opposizioni”. Ed è questo che non è andato giù ai docenti. “Il Ministro si sbaglia – hanno chiarito in una nota -:il DDL governativo non contiene ‘alcune proposte’, ma quasi SOLO quello che è stato elaborato negli ultimi anni dagli ‘accademici’ del PD ora e dei DS prima (rettore-padrone, commissariamento delle Universita’ e dei docenti, “superamento” del valore legale dei titoli di studio, ecc.).
All’Ansa il ministro qualche giorno fa aveva detto: “La riforma dell’università è pronta, c’è. Ma la presentiamo dopo il 6 giugno per toglierla dalle dinamiche della campagna elettorale”. Perché “solo presentando la riforma dopo le elezioni si potra’ avere un dibattito sereno”.
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