Se la memoria spesso vi tradisce, affidatevi alla vostra capacità di associazione mentale. Tutti l’hanno, a dispetto della prima.
Capita spesso infatti che in momenti particolari della vita si avverta una certa stanchezza mentale che spesso gioca brutti scherzi alla memoria e finiamo col dimenticare anche le cose più banali. Niente paura, piccoli trucchetti legati all’associazione di fatti o cose, ad eventi o storie, aiutano a non farsi sfuggire nulla.
OLe associazioni mentali peraltro forniscono un importante stimolo alla funzione cognitiva. Basta ricorrere a dei semplici trucchi come quello di mettere un nodo al fazzoletto per ricordarsi un appuntamento o un impegno preso con qualcuno oppure attaccare un foglietto sullo specchio del bagno per non dimenticare di chiudere l’acqua del rubinetto.
Per ricordare un numero di telefono si può sfruttare la conversione fonetica, un metodo inventato da un matematico tedesco: consiste nell’associare ad ogni cifra un suono particolare.
Sono numerose anche le strategie verbali, come la rima (l’informazione viene recuperata dalle parole che rimano fra loro), la sigla oppure l’acronimo (una parola artificiale in cui le singole lettere aiutano a ricordare altri termini).
Per ricordare una lunga sequenza di parole si possono inserire all’interno di una storia inventata, in cui i concetti chiave sono collegati tra di loro per mezzo della trama, oppure legarle tramite associazioni visive.
La società italiana di pediatria preventiva e sociale ha redatto una serie di consigli per prevenire il fenomeno dell’abbandono dei minori all’interno di un automobile in seguito ad un’amnesia: si è rivelato essere molto utile lasciare oggetti personali del bambino (biberon, pannolini, salviettine) sul sedile anteriore dell’auto, in modo da ricordarsi della sua presenza al momento di scendere. E’ inoltre molto importante segnare nel promemoria utilizzato (agenda, telefonino o computer) tutti gli impegni del piccolo.