Gelmini: ricercatori, “sono loro la parte più debole”

«Bisogna ripristinare un patto tra generazioni e allora si troveranno risorse per tutti, ma se la coperta è corta, la scelta deve essere fatta per la parte più debole, che oggi sono i ricercatori». Da Viareggio, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini ha rassicurato i più scettici sulle intenzioni del Governo e sull’impatto del ddl di riordino del sistema universitario ora all’esame del Parlamento.

«Bisogna ripristinare un patto tra generazioni e allora si troveranno risorse per tutti, ma se la coperta è corta, la scelta deve essere fatta per la parte più debole, che oggi sono i ricercatori». Da Viareggio, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini ha rassicurato i più scettici sulle intenzioni del Governo e sull’impatto del ddl di riordino del sistema universitario ora all’esame del Parlamento.
«La riforma – ha spiegato riferendosi al problema dei ricercatori – prevede di accelerare l’ingresso dei giovani nel mondo dell’università e di abbassare l’età media. Purtroppo ereditiamo un precariato amplissimo, frutto delle scelte del passato. Un precariato che dà comunque un grande contributo all’università perché‚ sono giovani che non fanno solo ricerca ma anche didattica», ha osservato pur ribadendo massima stima e rispetto per chi ha più di 65 anni.
Sulla necessità di far spazio ai giovani il ministro ha insistito molto. «Il problema dei giovani non impegnati nel mondo del lavoro o in quello dello studio – ha precisato – è il problema numero uno dell’Italia.Uno dei compiti che il presidente Berlusconi mi ha affidato è di favorire una sinergia tra sistema formazione e mondo lavoro. Se l’università continuasse a essere autoreferenziale, per i giovani trovare lavoro diventerebbe un’impresa quasi proibitiva».
A dare man forte alla titolare del dicastero dell’Istruzione la collega Giorgia Meloni secondo la quale investire sui precari dell’università significa credere davvero nel principio della meritocrazia e dell’uguaglianza, nel punto di partenza.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Un primo assaggio di magistrale

Next Article

Liberarsi in figure

Related Posts
Valditara
Leggi di più

Valditara: “Estendere in Ue il divieto smartphone in classe”

"Tema che va approfondito” dichiara il ministro dell’istruzione. “Se sino a 14 anni i rischi sono del tutto evidenti e sono senz'altro prevalenti rispetto ai benefici, dobbiamo capire se, sopra i 14 anni, nelle scuole superiori, il divieto può avere una sua concreta utilità”
Leggi di più

Sciopero delle Università, chi protesta e perché

Oggi protestano assegnisti, ricercatori e personale a tempo determinato contro il precariato, i tagli al fondo universitario e il definanziamento degli atenei. Lo sciopero è proclamato dalla FLC CGIL