Università, la Cgil chiede una svolta

svoltasinistra.jpgA pochi giorni dallo sciopero generale, proclamato per il 12 dicembre, la Cgil ha presentato oggi – nel corso di una convention ospitata dall’ateneo di Roma Tre – una piattaforma di proposte alternative ai provvedimenti portati avanti dal governo in materia di Scuola e di Università. “Nel settore dell’Istruzione serve una svolta radicale, non aggiustamenti a interventi già varati”, afferma Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil. Il tema della conoscenza, d’altra parte, rappresenta un nodo centrale del dibattito politico. Le richieste della principale sigla sindacale italiana attengono a diversi aspetti su cui è necessario intervenire nei differenti comparti del settore Istruzione.

Scuola.
La Flc chiede innanzitutto che si sospenda l’attuazione dei provvedimenti approvati e si ritirino quelli in via di approvazione. Quindi, fissa alcuni paletti: nessun euro risparmiato deve uscire dal comparto dell’Istruzione; il governo deve predisporre un piano straordinario, pluriennale, con risorse certe, per la bonifica degli edifici scolastici; il personale precario va stabilizzato e va ripensato l’orario di lavoro dei docenti; va salvaguardato il tempo pieno, ridotta la didattica frontale, potenziati i laboratori, favorita la valutazione; l’obbligo a 16 anni (con l’obiettivo dei 18) deve essere assolto nel solo sistema di istruzione.
Università. I soldi devono essere distribuiti secondo criteri di valorizzazione della qualità degli atenei; servono nuove regole per il reclutamento dei giovani basate su un contratto triennale retribuito e con le garanzie di un rapporto di lavoro, al termine del quale la valutazione del merito dia accesso al ruolo docente; vanno eliminati i finti concorsi per i passaggi di fascia; un solo mandato non rinnovabile per i rettori e la distinzione forte tra Senato (indirizzo) e Consiglio di Amministrazione (gestione); abolizione graduale del numero chiuso; riforma del dottorato di ricerca e avvio dell’Agenzia nazionale di valutazione (Anvur).
Ricerca. Il programma nazionale per la Ricerca deve diventare uno strumento essenziale per la definizione del Dpef; vanno attuati meccanismi di valutazione sistematica della ricerca; rivedere i meccanismi di reclutamento ed eliminare il regime di autorizzazioni preventive per assunzioni e bandi di concorso.
Conservatori e Accademie. Il sistema di reclutamento del personale non può discostarsi da quello universitario; il titolo di studio deve avere esatta corrispondenza in tutti i diversi livelli; vanno assegnate risorse finanziarie adeguate.
Congelare i tagli. «La Gelmini e il governo devono fermarsi prima di combinare altri danni e aprire un confronto, altrimenti la mobilitazione continuerà anche dopo il 12 dicembre» ha concluso Pantaleo annunciando di aver già pensato ad alcune iniziative: impugnativa al Tar del piano Gelmini, intese sul territorio con i genitori per favorire le richieste di tempo pieno, sostegno alla raccolta firme per un referendum contro il piano Gelmini. Naturalmente, prima di aprire qualsiasi tavolo di trattativa/confronto, la Cgil chiede al ministro e al governo che i tagli previsti siano rimessi in discussione.

Manuel Massimo

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