Roma – A due passi da Piazza Navona, davanti al dicastero guidato da Brunetta, va in scena la protesta del mondo dell’Università e della Ricerca contro il blocco della stabilizzazione previsto da un apposito emendamento del governo. La decisione di scendere in piazza è arrivata nella tarda mattinata di ieri al termine di una riunione congiunta delle segreterie nazionali di Flc-Cgil, Cisl-Università, Fir-Cisl, Uilpa-Ur Afam.
Oggi – dalle 10 alle 13 – nell’ambito dello stato di agitazione in atto, è previsto un primo presidio unitario dei lavoratori degli Enti Pubblici di Ricerca, dell’Università e dell’Afam, presso la sede del ministero della Funzione Pubblica di Palazzo Vidoni.
Nello specifico, i sindacati chiedono al governo: «Il ritiro dell’emendamento (art. 37-bis ddl 1441) che blocca il processo di stabilizzazione anche nei nostri settori, licenziando migliaia di ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi e contro il quale i lavoratori stanno già manifestando in tutte le sedi di lavoro». Un argomento che, probabilmente, terrà banco anche nel pomeriggio, dove è prevista una conferenza stampa – di tutt’altro tono – cui prenderanno parte i due politici al centro della questione “stabilizzazione”.
Governo alla lavagna. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, e il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, terranno – alle ore 17,30 – nella sala stampa di Palazzo Chigi, una conferenza stampa di presentazione delle «Iniziative per l’innovazione e una scuola più moderna». Nel corso della conferenza stampa verrà presentata la nuova «Lavagna interattiva multimediale» e saranno anche premiati 20 dei 4.000 ragazzi che in Italia hanno ottenuto il 100 e lode alla maturità.
Manuel Massimo
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