I contrabbandieri hanno deciso di allungare le mani sulle sigarette elettroniche e interrompere il manage à trois “fumatori- tabaccai e fisco”. Il giro d’affari dell’e-cig si fa sempre più ricco.
Oggi, la Guardia di Finanza di Frosinone ha sequestrato ottomila pezzi contenenti prodotti chimici pericolosi, provenienti dalla Cina.
Gli importatori italiani sono stati denunciati. La scorsa settimana, un maxi sequestro a Bari.
Il mercato delle e-cigarette si fa sempre più promettente. Gli svapatori aumenteranno vorticosamente.
Secondo le statistiche, quest’anno, da 400mila passeranno a 800mila.
Si tratterebbe di un decimo della popolazione attuale dei fumatori nazionali, come sottolineato dalla Doxa.
Il giro d’affari, quindi, potrebbe passare da 200milioni a 500 milioni.
Intanto, è stato presentato un emendamento per la regolamentazione delle sigarette elettroniche, che ne prevede la tassazione e la vendita presso i tabaccai.
Anche all’estero, c’è chi inizia a muoversi verso l’equiparazione fiscale dell’e-cigarette al tabacco.
Negli Usa, le prime intenzioni si sono manifestate nello Utah.
AZ
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