Scuola. Parte la caccia al libro usato

Con la vicina apertura delle scuole è caccia al libro usato. Librerie, mercatini e innumerevoli richieste a parenti ed amici più grandi sono le attività più gettonate di questi ultimi giorni. In un periodo di forte crisi la battaglia per lo sconto si combatte con forza pur dovendo rinunciare al piacevole incontro con un libro fresco di stampa.

Con la vicina apertura delle scuole è caccia al libro usato. Librerie, mercatini e innumerevoli richieste a parenti ed amici più grandi sono le attività più gettonate di questi ultimi giorni. In un periodo di forte crisi la battaglia per lo sconto si combatte con forza pur dovendo rinunciare al piacevole incontro con un libro fresco di stampa.

Un libro all’anno. Gli editori spesso e volentieri tendono a proporre edizione rinnovate di uno stesso testo, dove tutto cambia meno che il contenuto. Proprio per fronteggiare a questo problema la legge n.169/2008 è intervenuta a regolamentare il settore, stabilendo che le scuole possono adottare solo libri per cui l’editore si sia impegnato a mantenere l’edizione invariata per cinque anni.

La tecnologia che aiuta. Per quelli più tecnologici arrivano gli ebook, versione online dei pesanti libri di testo che caricano gli zainetti dei nostri figli. Con un tablet Apple o Android il risparmio è di circa 4/5 euro per libro.

W l’usato. Oltre alle librerie specializzate, i mercatini sono un vero must. Quello dell’Oberdan a Roma è uno dei più famosi. Si tratta quasi sempre di un risparmio del 50%, in casi fortunati si può toccare una punta del 70%.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Profumo pubblica i nomi e la Gelmini risponde

Next Article

Facebook ha una posta tutta nuova

Related Posts
Leggi di più

Niente gita per uno studente disabile, bufera su una scuola di Torino

Caso all'istituto superiore “Niccolò Tommaseo” dove il consiglio di classe ha dato l'ok solo agli studenti più meritevoli di partecipare a un viaggio di istruzione a Milano nella sede di Radio24. Tra gli esclusi chi ha disturbi dell'apprendimento e un ragazzo con disabilità. Critiche anche dal ministro Valditara.