Invalsi da record, ieri, con un debutto in grande stile per il primo giorno di prove: il test ha infatti raccolto una maxi adesione da parte dei ragazzi delle classi dell’ultimo anno. La prova può essere svolta nell’intero mese di marzo ma molti hanno pensato di farla ieri, nel primo giorno disponibile.
Si tratta del test che, da quest’anno, è obbligatorio per avere l’ammissione alla maturità: chi non lo fa, quindi, non potrà accedere all’esame di Stato.
I test Invalsi sono 4 e si occupano di italiano, matematica e inglese, sia reading sia listening: ogni studente deve sottoporsi a ciascuna di queste prove, rigorosamente al computer. Riguardano una platea di 476.867 ragazzi, suddivisi nelle 26.148 classi quinte delle scuole superiori. Ieri sono state già 25.158 le prove sostenute, ben 4 mila più dello scorso anno. Un dato decisamente alto anche perché in questo periodo sono tante le scuole chiuse, soprattutto nelle regioni del Nord, ma per loro ci sarà tempo per recuperare: «L’avvio delle prove spiegano infatti dall’Invalsi – quest’anno ha coinciso in alcune regioni italiane con la sospensione delle attività didattiche causata dalla situazione sanitaria in continua evoluzione. Pertanto, appena possibile, saranno fornite tutte le informazioni necessarie per l’eventuale riorganizzazione delle finestre di somministrazione di ciascuna scuola, al fine di consentire lo svolgimento delle prove nella massima serenità». L’adesione aumenterà quindi nei prossimi giorni e probabilmente non è legata all’obbligatorietà della prova anche perché, secondo un sondaggio svolto da Skuola.net su 4mila ragazzi dell’ultimo anno, ben due studenti su 5 non sanno che si tratta di un requisito per l’esame.
Aumenta però la capacità delle scuole nell’organizzare al meglio le giornate di prove: negli anni passati, infatti, l’uso del pc ha creato non pochi problemi. Quest’anno invece il 35% dei ragazzi assicura che la sua scuola ha computer a sufficienza per far sostenere le prove Invalsi tutti assieme, per il 27% sarà necessario dividersi in turni a causa del numero ridotto di pc mentre il 4% dovrà trasferirsi in un’altra struttura.
leggo
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