RoBee, il robot umanoide di Oversonic, entra nella Scuola di Restauro

robee

Martedì 7 maggio 2025, durante l’Innovation Week di MIND – Milano Innovation District, Oversonic Robotics porterà RoBee nella Scuola di Restauro di Botticino – Valore Italia. In collaborazione con l’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, il robot umanoide cognitivo verrà presentato all’interno dei laboratori, alla presenza di docenti, studenti e stampa.

RoBee, primo robot umanoide cognitivo certificato in Italia, sarà protagonista di una dimostrazione pratica basata su computer vision e interazione vocale. L’obiettivo è mostrare come la robotica cognitiva e l’intelligenza artificiale possano affiancare settori apparentemente lontani dall’automazione, come il restauro e la conservazione del patrimonio artistico.

Realizzato da Oversonic, RoBee si distingue per le sue capacità avanzate. Riconosce oggetti e persone, dialoga, collabora con gli esseri umani e prende decisioni autonome grazie all’elaborazione dei dati ambientali. L’azienda italiana ha sviluppato questo robot per applicazioni industriali e sanitarie, puntando su affidabilità e precisione.

L’evento si svolgerà nel Campus di Valore Italia, uno dei primi insediamenti del distretto MIND, nato nell’area ex-Expo 2015. Il progetto rientra nel programma di attività coordinate dal professor Luca Maria Sconfienza tra l’IRCCS Galeazzi – Sant’Ambrogio e Valore Italia. L’obiettivo è sviluppare soluzioni di diagnostica per immagini al servizio dell’arte e dei restauratori.

Fabio Puglia, presidente di Oversonic, sottolinea il valore dell’iniziativa. Afferma che contesti come MIND rappresentano il terreno ideale per applicare concretamente la robotica cognitiva. Per lui, RoBee è uno strumento al servizio del progresso, capace di unire tecnologia e umanesimo.

Salvatore Amura, amministratore delegato di Valore Italia, evidenzia l’importanza di formare studenti consapevoli. Secondo lui, la scuola deve anticipare i cambiamenti e fornire strumenti aggiornati per affrontare il futuro con competenza e creatività.

Il professor Giuseppe Banfi, direttore scientifico del Galeazzi-Sant’Ambrogio e ambasciatore scientifico di MIND, sottolinea il valore di un approccio unificato. Spiega che la tecnologia può affiancare il sapere umano, anche nei campi artistici, come già avviene in medicina.

Infine, Stefano Minini, direttore generale di Federated Innovation, parla di una visione che unisce ambiti diversi. Lancia l’idea che l’innovazione possa generare valore anche nei settori meno prevedibili, come il restauro, creando impatti reali e duraturi.

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