Tra i moscerini gli affari di cuore sono una questione di naso. Non è il sunto dell’ultimo cartone animato giapponese, ma il risultato dello studio di un gruppo di neurobiologi dell’Università della California a San Diego (Usa), dell’Università di Stoccolma e del National Institute of Child Health and Human Development, pubblicato su Neuron.
Secondo la ricerca, un sistema poco costoso ma raffinatissimo permette, infatti, ai moscerini della frutta di sfruttare il sensibilissimo sistema olfattivo per scannerizzare le differenti concentrazioni di “indizi” nell’ambiente e trovare così il proprio partner. Ma basta un piccolo problema, come ad esempio un’overdose di odori troppo forti, per far saltare questo sistema: gli insetti avranno dei problemi nel trovare un compagno.
Ma per ovviare al problema i moscerini hanno trovato un modo per difendersi: il loro sistema nervoso, infatti, può smorzare la risposta agli odori intensi, per evitare che i segnali troppo forti sovraccarichino il circuito e l’amore è salvo.
Lo studio ha evidenziato “un meccanismo di controllo nel sistema olfattivo – spiega Jing Wang, docente di biologia dell’Ucsd -. Questo meccanismo può essere utile per permettere ai moscerini di esplorare il panorama di odori nell’ambiente”, senza essere travolti da eventuali picchi.
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