Lo dice la scienza: il piacere che proviamo ascoltando musica potrebbe essere inscritto nei nostri geni.
A rivelarlo è uno studio pubblicato su Nature Communications, che ha coinvolto oltre 10.000 persone e ha fatto una scoperta sorprendente: il modo in cui reagiamo emotivamente alla musica non dipende solo dall’educazione, dall’ambiente o dalla cultura…ma anche dalla genetica.
Emozioni musicali e codice genetico
Ti sei mai commossə ascoltando una canzone? Hai mai provato la pelle d’oca durante un assolo o ti sei sentitə semplicemente bene con la tua playlist preferita? Non sei l’unicə, e ora c’è una spiegazione scientifica: esistono varianti genetiche che influenzano proprio la nostra sensibilità al piacere musicale.
E attenzione: questi geni non sono gli stessi che determinano le abilità musicali, come riconoscere le note o suonare uno strumento. Quindi sì, puoi amare la musica anche se stoni sotto la doccia.
Il cervello gioca la sua parte
Lo studio ha identificato una connessione tra il piacere musicale e il sistema dopaminergico, ovvero quel circuito del cervello che regola la ricompensa, la motivazione e… le emozioni forti. È lo stesso sistema che si attiva quando proviamo gioia, gratitudine o entusiasmo.
In pratica, ascoltare musica che amiamo può attivare lo stesso meccanismo di piacere di un abbraccio, un buon piatto o una corsa a fine esame. Se la musica è quindi parte fondamentale della tua giornata, non è solo una passione: è biologico. Se ti emozioni facilmente con una melodia, non sei strano: sei geneticamente predisposto. E se pensavi che “avere gusto musicale” fosse solo una questione di educazione…beh, c’è di più sotto la superficie