Oggi, 4 marzo 2025, sono passati 12 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 1° marzo 2012, ma il suo lascito artistico è vivo più che mai.
Brani come Balla balla ballerino, Canzone e Anna e Marco hanno un linguaggio universale, trascendono le epoche e uniscono persone di tutte le età. In particolare, la musica di Dalla sembra arrivare proprio al cuore delle nuove generazioni. Saranno i suoi testi immortali e il suo sguardo ironico e sarcastico sulla vita. Sarà la sua voce calda e comprensiva come quella di un amico di vecchia data e la sua verità raccontata come un padre ma senza alcun paternalismo.
Le sue canzoni esplorano l’umano, dalla semplicità di un caffè al bar al volo di un angelo sopra la città: «se io fossi un angelo non starei mai nelle processioni, nelle scatole dei presepi. Starei seduto fumando una Marlboro».
È forse anche questo tratto irriverente che fa di Dalla un amico fidato dei giovani: la condivisione di un grido di ribellione e di speranza, un’ipotesi di futuro. «Chissà chissà domani su che cosa metteremo le mani».
Lucio Dalla accende la GenZ anche su TikTok: è diventato virale il celebre motivo di “Tu non mi basti mai”, canzone del 1996, entrato a gennaio nella top 5 dei brani più scelti per i video trend.
Rai Cultura lo racconta oggi, alle 13, su Rai Storia con lo speciale di “Italiani” che rende omaggio alla sua vita e alla sua carriera. Un artista straordinario, del quale amici, musicisti e critici musicali tratteggiano un ritratto pieno di affetto e di ricordi indelebili.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv
Seguici su Facebook e Instagram