Phratis: commistione di intelligenza artificiale e umana.a. Non si tratta dell’ultimo blockbuster hollywoodiano, ispirato al thriller fantascientifico, ma di quattordici studenti della laurea specialistica in ‘Tecnologie informatiche dell’Università di Pisa, che hanno realizzato un gioco in grado di far apprendere e far riconoscere ai computer la struttura logica del linguaggio.
Il progetto, denominato Phratris, nato dal team di giovani informatici del Laboratorio orientato alle applicazionì, sotto la supervisione del professor Giuseppe Attardi, si è classificato al primo posto a Insemtives Idea Challenge, un certame internazionale , svoltosi a Creta, che ha premiato l’idea più originale, relativa a contenuti semantici per il web.
L’approccio del Web Semantico, mira proprio a sviluppare linguaggi, in grado di esprimere le informazioni in una forma accessibile e processabile da una macchina.
Phratris prende ispirazione dall’ormai classico Tetris, un videogioco di logica e ragionamento inventato da Aleksej Pažitnov nel 1984. In quest’ultimo il ragionamento logico del giocatore si focalizzava sull’ordine di mattoncini, qui invece, cadono dall’alto, parole che gli utenti hanno il compito di sistemare in frasi di senso logico.
Questo tipo di interazione ludica consente al computer di raccogliere le informazioni fornite dai giocatori, ricostruendo l’albero sintattico che descrive le relazioni tra i termini del linguaggio.
“Le tecniche tradizionali di programmazione dei computer, basate su approcci algoritmici rigidi e predeterminati, non consentono di riuscire a capire il linguaggio naturale, nelle sue svariate e imprevedibili costruzioni” – afferma il prof. Attardi “.
“Con ‘Phratris’ i miei studenti sono riusciti a creare un programma di apprendimento automatico che permette ai computer di assimilare conoscenze linguistiche che i giocatori stessi forniscono in modo implicito, evidenziando la loro modalità di composizione delle frasi. Modalità che la macchina riesce a raccogliere e decifrare.
L’applicazione, scaricabile dal sito galoap.codeplex.com/, rientra neilla categoria dei game with a purpose, vale a dire queii giochi che sfruttano l’intelligenza umana per ricavare conoscenze in modalità ludica.
”Il concetto e’ simile a quello del ‘web collaborativo’, lo stesso su cui si basa Wikipedia, in cui sono gli utenti stessi a inserire le informazioni che vanno a costruire l’enciclopedia virtuale”, continua Attardi. ”Nel caso di ‘Phratris’, i giocatori non lo fanno per soddisfazione personale, ma per puro divertimento, aiutando nel contempo i computer a superare quei limiti, oltre i quali finora le tecnologie piu’ avanzate non riescano ad arrivare”.
La denominazione del gioco, di matrice greca: fratria, sta a inidcare un termine dell’antropologia che indica una divisione sociale su base parentale, per cui due o più clan distinti (genè) sono considerati una sola unità, sebbene conservino identità separate all’interno della fratria.
Chissà che l’apprendimento ludico del ragionamento logico tra uomo e macchina, non si intensifichi anche tra essere umano e essere umano.
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