E’ nato in Italia il primo ponte ultraveloce in fibra ottica destinato a mettere il turbo alla circolazione di grandi quantità di dati. E’ primo passo verso il più grande polo calcolo scientifico nel nostro Paese ed è nato con il collegamento fra i due principali centri di calcolo dedicati alla ricerca: il centro LHC-Tier1 presso il Centro nazionale di calcolo (Cnaf) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) di Bologna e quello di supercalcolo del Cineca (Consorzio interuniversitario di calcolo), a circa 10 chilometri di distanza.
Il collegamento che li unisce permette di trasmettere fino a 1,2 Terabit per secondo e il tempo di collegamento è così rapido che ormai i due centri sono l’uno l’estensione dell’altro. “Questa connessione anticipa l’obiettivo strategico di mettere a stretto contatto la comunità del supercalcolo e quella della gestione di grandi quantità di dati, sempre più interdipendenti tra loro”, ha osservato il direttore del Cnaf, Gaetano Maron.
L’unione dei due centri in quello che è destinato a diventare il più grande polo di calcolo scientifico della ricerca italiana, sarà completa entro il 2021, quando entrambi saranno trasferiti nel Tecnopolo di Bologna, destinato a diventare la nuova sede anche del Centro europeo per le previsioni meteorologiche (Ecmwf, European Centre for Medium-range Weather Forecast).
In Italia è realtà ponte ultraveloce in fibra ottica per la ricerca
