Manca poco al suo arrivo in Italia e le polemiche si infiammano. La visita di Gheddafi, che arriverà in mattinata a Roma, dove resterà fino al 12 giugno, sta creando particolare dissapore soprattutto nel mondo accademico, dopo la decisione dell’Università di Sassari di conferirgli la laurea honoris causa.
Dopo il coro di no sollevato dai Radicali e la protesta spontanea, partita da tutte le università italiane, con oltre 560 professori universitari che chiedono al Senato accademico di Sassari di revocare il conferimento, arriva anche anche la voce delle organizzazioni non governative di sviluppo ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale.
“Ill.mo Magnifico Rettore, scrivo a nome delle circa cinquanta associazioni che costituiscono il Cipsi – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale – per invitarla calorosamente ad abbandonare la decisione già assunta di concedere la Laurea Honoris causa a Gheddafi”. Questo è l’incipit della lettera inviata da Guido Barbera, presidente del Cipsi, al Rettore dell’Università di Sassari. Il leader libico dovrebbe recarsi presso l’ateneo sardo a ritirare il riconoscimento durante la sua visita in Italia, dal 10 al 12 giugno.
“Come si evince dalle motivazioni che hanno spinto il Consiglio di facoltà ad approvare la proposta fatta dal preside Giovanni Lobrano – prosegue la nota del Cipsi – Gheddafi contribuirebbe ‘a un processo già in corso di dialogo e di conoscenza reciproca fra sistemi giuridici diversi ma convergenti nel Mediterraneo’. Fare un passo indietro non è facile, ma certamente meno drammatico che non riconoscere l’errore – prosegue la lettera inviata dal Cipsi -. Quale credibilità può avere una facoltà di giurisprudenza che concede la ‘Laurea Honoris’ ad una persona che nella sua vita non ha mai rispettato la dignità di ogni essere umano ed i diritti universali di ogni cittadino?
Quale coerenza ci può essere tra il conferimento di una Laurea Honoris causa ad un Capo di Stato al potere da 40 anni senza mai essere stato democraticamente eletto, con gli insegnamenti dell’ordinamento italiano in materia di diritto costituzionale e di diritto internazionale?”.
Nella tre giorni romana il colonnello libico ha in programma anche una visita alla Sapienza nella mattinata di giovedì 11.
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