Se finora l’autunno è stato caldo, inizia la settimana bollente per scuola e università. Ma in attesa del giorno di fuoco della manifestazione nazionale in programma per venerdì 14, dal ministero arriva qualche voce sui futuri provvedimenti riguardo le tasse universitarie.
Il ministro Gelmini si è sempre detta contraria all’aumento delle rette, ma ha fatto intendere un “giro di vite” per i fuoricorso. Che potrebbe tradursi proprio in un aumento delle tasse. Il ministro comunque non è entrata nei dettagli, ma ha spiegato che lo scopo è quello di ridurre nei limiti del possibile il numero di quanti si iscrivono ma non danno esami o ne danno pochissimi.
Naturalmente va fatta una differenza, di cui il ministero probabilmente terrà conto, tra chi studia e lavora e chi è semplicemente in ritardo con gli studi. In Italia sono circa 667mila i fuoricorso, ovvero il 37% del totale degli studenti (un milione e 800mila). Tra le ipotesi di utilizzo dei maggiori introiti per gli atenei c’è il diritto allo studio: borse, alloggi, mense e la mobilità degli studenti, così come indicato nel programma del ministro.
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