Ricerca ai Poli, milioni da scongelare

antartidef1.jpgSi chiude l’anno polare internazionale e già si fa il punto sullo stato e sulle prospettive della ricerca scientifica italiana. Le due aree maggiormente strategiche del pianete, l’Artide e l’Antartide, hanno richiamato l’attenzione di alcuni dei protagonisti scientifici e politici della ricerca.
L’appuntamento è stato fissato a Rieti, dove sul tavolo sono stati posti grandi temi come il riscaldamento globale, ma anche cifre e numeri sicuramente da incrementare. Gli stanziamenti statali per la ricerca ai Poli sono infatti stati ridotti nell’arco degli ultimi tre anni di due terzi, arrivando a soli 10 milioni nel 2008.
Ad incrementare le aspettative dei ricercatori ci ha pensato, invece, Giuseppe Pizza, sottosegretario all’Università e alla Ricerca Scientifica, che ha annunciato l’intenzione di creare un’agenzia per la ricerca ai Poli, sul modello di quelle già create da numerosi altri paesi europei. “Sarà una struttura organica – ha sottolineato Pizza – che vedrà la partecipazione di pubblico e privato e potrà assicurare alla ricerca non meno di 20-30 milioni ogni anno”.
Una curiosità, invece, proviene dal fatto che l’ultima campagna italiana è stata guidata da una donna con uno staff prevalentemente composto da ricercatrici italiane, tutte specializzate in settori di avanguardia e tutte rigorosamente precarie.

Anna Di Russo

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