Per migliorare le performance del proprio cervello c’è un’unica ricetta universale: metterlo a riposo almeno 8 ore al giorno. Discorso valido soprattutto per gli adolescenti, bombardati costantemente da stimoli e sovraesposti alle informazioni, con il serio rischio di andare in tilt.
“Fate dormire di più i vostri figli”, raccomanda una ricerca di studiosi del sonno australiani, secondo cui dormire troppo poco danneggia la memoria degli adolescenti e il loro rendimento in prove come dettato, ortografia ed esercizi di matematica.
La ricerca guidata dal Michael Gradisar, dell’università Flinders di Adelaide, contraddice studi passati secondo cui i ragazzi possono ottenere buoni risultati anche con meno di otto ore di sonno. A differenza degli studi precedenti, agli studenti è stato chiesto di affrontare attività complesse, piuttosto che dei semplici compiti mnemonici. È risultato che il rendimento nei compiti più complessi, che richiedevano di memorizzare delle informazioni mentre ne venivano elaborate delle altre, era legato alla quantità di sonno conseguita. Gli studenti che si erano goduti otto o nove ore sotto le coperte potevano eseguire quasi l’80% delle prove a cui erano sottoposti, mentre chi aveva dormito di meno arrivava a meno di due terzi.
Gradisar, che è anche direttore della Clinica del sonno per adolescenti di Adelaide, conclude che gli alunni che non dormono a sufficienza mostrano un’abilità ridotta nel codificare, immagazzinare e recuperare informazioni, il che ha implicazioni in materie come ortografia e matematica.
Manuel Massimo
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