A quasi due mesi dai fatti del 18 maggio scorso a Torino, quando in occasione del G8 delle Università il capoluogo piemontese fu teatro di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, proprio questa mattina – alla vigilia del G8 dei grandi, in programma all’Aquila dall’8 al 10 luglio – la Digos di Torino, in coordinamento con la Direzione centrale della polizia di prevenzione, ha eseguito 21 misure cautelari. Nello specifico, 12 persone sono state arrestate a Torino, mentre le altre a Padova, Bologna e Napoli. Le misure cautelari – 16 in carcere e 5 ai domiciliari – riguardano esponenti di movimenti legati all’area cosiddetta antagonista che si sarebbero resi responsabili delle violenze accadute nel capoluogo piemontese. I reati contestati sono violenza, resistenza, lesioni, danneggiamenti in concorso aggravato.
Tra i 21 arrestati di oggi c’è anche uno dei leader del centro sociale “Insurgencia” di Napoli. Si tratta di Egidio Giordano, coinvolto, come informa la polizia, nei mesi scorsi nelle contestazioni contro l’apertura della discarica di Chiaiano. La Digos di Napoli, sulle tracce dell’attivista già da alcuni giorni, ha seguito i suoi spostamenti sino all’Aquila, dove lo stesso è giunto nella serata di ieri insieme ad alcune decine di aderenti a “Insurgencia” per prendere parte ad alcune iniziative già previste, tra le quali la fiaccolata della scorsa notte. Giordano è stato fermato nelle prime ore di oggi nei pressi di un centro sociale aquilano.
“L’Onda non si arresta”. Una trentina di studenti dell’Onda ha occupato questa mattina il rettorato della Sapienza di Roma per protestare contro gli arresti avvenuti poche ore fa in seguito agli scontri scoppiati nel capoluogo piemontese durante il G8 dell’Università e della Ricerca. «Liberi tutti e tutte» e «L’onda perfetta non si arresta» sono gli striscioni che gli studenti hanno appeso fuori dalle finestre del rettorato. Sul posto la polizia. «Si tratta di un’operazione preventiva – ha detto uno studente a proposito degli arresti – che è stata effettuata contro le mobilitazioni anti-G8 di questi giorni e contro l’Onda. Vogliamo una presa di posizione da parte dell’università contro questa ignobile azione, altrimenti non lasceremo il rettorato».
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