“Eccellenti” per la maturità ma “modesti” per le prove Invalsi: lo strano caso degli studenti del Sud

Incrociando le valutazioni delle prove Invalsi con quelle delle maturità la geografia degli studenti eccellenti dell’ultimo anno delle scuole superiori è completamente capovolta. In Calabria, Puglia, Sicilia e Campania le percentuali di valutazioni ottime (minimo 90 su 100) ai test non seguono quelle dell’esame di Stato. Una prof: “Noi al Sud non abbiamo il braccino corto”.

Bravissimi per la maturità, un po’ meno per le prove Invalsi: sembra essere questa la caratteristica degli studenti delle regioni del Sud che quest’anno sono stati alle prese con l’ultimo anno di scuola superiore e con l’esame di Stato. Dai dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardo alla percentuale degli studenti che hanno ottenuto 100 con lode, emerge in modo lampante che la più alta concentrazione di maturandi eccellenti si trova nel meridione, più precisamente in Calabria e Puglia (5,6% del totale), in Sicilia e Molise (4,2%) e Campania (3,4%). Una fotografia che dovrebbe essere confermata anche dai dati delle prove Invalsi (svolte qualche mese prima della maturità) e che invece mostrano una situazione del tutto differente.

Secondo i dati pubblicati oggi dal Corriere della Sera, le regioni dove si sono ottenuti i risultati migliori (valutazione di almeno 90 su 100 e raggiungimento della lode) nei test Invalsi si concentrano il larga misura quasi tutti al Nord con Friuli, Lombardia e Veneto a guidare la classifica con rispettivamente il 32, 30 e 26%.

E gli studenti calabresi e pugliesi che alla maturità 2023 hanno brillato in modo così evidente? Nelle prove Invalsi i loro risultati sono stati più modesti: in Calabria solo il 6,1% degli studenti ha ottenuto ai test una valutazione ottima (ovvero minimo 90 su 100) mentre alla maturità le cose sono andate decisamente meglio con la percentuale che è cresciuta fino a raggiungere un lusinghiero 32%. Più bravi gli studenti pugliesi visto che alle prove Invalsi l’11,2% di loro ha avuto un punteggio elevato (per la maturità sono stati il 29%) seguiti dalla Campania (7,8% Invalsi e 24,3% maturità), Sicilia (7,6% Invalsi e 27% maturità).

“Al Sud abbiamo un modo diverso di valutare e di considerare i punti forti e deboli di uno studente – ha detto al Corriere della Sera, Patrizia Grima, 59 anni, insegnante di latino e greco che nella sua classe, al liceo classico Flacco di Bari, ha contribuito a riconoscere 4 lodi e otto 100 su totale di 22 studenti – Non dobbiamo avere il braccino corto, e vedere cosa manca, ma cosa è stato fatto sulla strada della maturità. Il modo in cui noi accogliamo i ragazzi, li curiamo, rispetto ai docenti del Nord, riflette la stessa differenza che c’è tra una città del Sud e quelle del Nord, che senz’altro sono più respingenti. Noi professori del Sud siamo più accoglienti”.

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