Doveva essere una misura per facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro ma il bonus Neet varato dal Governo potrebbe rivelarsi l’ennesima beffa. Da ieri le aziende italiane possono richiedere l’incentivo previsto dal decreto Lavoro per assumere i neet, giovani under 30 che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione.
Si tratta di un contributo per dodici mesi a favore del datore di lavoro pari al 60% della retribuzione lorda del neet assunto per un totale di 85,7 milioni di fondi stanziati. Bonus però che sarebbe fortemente a rischio visto che il bonus passerebbe al 20% in presenza di altri incentivi o aiuti, e quindi anche nel caso in cui i giovani interessati usufruiscano dello sconto sul cuneo contributivo che si applica a chi ha una retribuzione non superiore ai 35mila euro annui.
A lanciare l’allarme è la senatrice del MoVimento 5 Stelle Mariolina Castellone: “Si tratta dell’ennesima pubblicità ingannevole del Governo. Questa clausola rende certo il taglio del bonus neet, che andrebbe quindi dal 60% al 20%, visto che difficilmente la retribuzione annua di un under 30 supererà i 35mila euro – ha attaccato su Twitter – Una misura per, come sempre, confondere i cittadini a poche ore dall’sms di revoca del reddito di cittadinanza, nessun salario minimo dignitoso garantito, e la cancellazione dal Pnrr anche e proprio di misure a favore dei giovani e del proprio futuro”.
I neet in Italia sono circa 1,7 milioni, e quindi il 19% della popolazione tra i 15 e i 29 anni, superando, secondo l’Istat, di oltre sette punti percentuali la media europea dell’11,7%, con picchi superiori al 30% al Sud.
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