Anno scolastico nuovo, nuova ondata di assunzioni nel mondo della scuola: si tratta di un esercito di più di 62mila nuovi innesti di cui più di 50mila riguarderanno il corpo docente. Lo strumento utilizzato è quello del decreto del Presidente della Repubblica che ha avuto ieri il via libera da parte del Consiglio dei Ministri. Ovviamente si tratta di contratti a tempo determinato, particolare come come ogni anno arricchisce polemiche e dibattito sul peso del personale precario all’interno del mondo della scuola.
Per quanto riguarda gli insegnanti le immissioni in ruolo sono 32.784 e riguarderanno tutte le discipline, mentre saranno 18.023 i docenti specializzati sul sostegno che saranno recuperati dalle Graduatorie per le supplenze (Gps) e dagli elenchi del sostegno.
Del blocco insegnante, tra settembre e ottobre, in media riusciranno a prendere cattedra i due terzi degli assunti: nelle graduatorie esistenti continuano a mancare docenti di Matematica, Fisica, Chimica e si soffre, in particolare, sulla scuola media inferiore. «Per riuscire ad assumere tutti i candidati potenziali bisogna tornare al doppio canale di assunzioni – ha detto a Repubblica Marcello Pacifico segretario del sindacato Anief – in parte dalle Graduatorie delle supplenze e in parte dalle storiche Graduatorie precarie Gae”.
Per quanto riguarda invece il personale amministrativo il Ministero delle Finanze ha autorizzato l’ingresso di 10.913 tra amministrativi, personale di segreteria, bidelli anche se i posti vacanti all’inizio dell’anno scolastico sfiorano le 30mila unità.
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