“Un ritardo inaccettabile”: duro il commento delle unioni universitarie all’approvazione del Fondo Integrativo di Stato per le borse di studio 2015, la cui bozza è stata approvata dal Consiglio Stato Regione solo lo scorso 5 maggio. “Questo grave ritardo dimostra come ci sia, da parte delle istituzioni, mancanza di attenzione su un tema così importante”, attacca Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale Udu.
Un’attesa che è sembrata infinita e che, a guardar bene, non si è ancora conclusa: ora che il Consiglio Stato Regioni ha approvato la bozza, infatti, questa dovrà essere prima pubblicata in Gazzetta Ufficiale e solo allora, il Miur, potrà trasferire i fondi direttamente alle Regioni che potranno così erogare i primi contributi per il diritto allo studio ai vincitori di borse nel 2015.
Ma sotto accusa non sono semplicemente i ritardi, anche i criteri di ripartizione, infatti, stanno causando non pochi squilibri: “I criteri di riparto del FIS, ormai gli stessi dal 2001, non possono considerarsi accettabili – spiegano dall’Udu – Le risorse statali, già esigue, continuano ad essere distribuite tra le Regioni sulla base di criteri premiali, che non tengono affatto conto del reale fabbisogno dei territori, determinando, in linea generale, il consolidarsi della posizione di difficoltà di determinate Regioni. Bisogna invertire la logica del sistema di finanziamento: si deve prima determinare il fabbisogno di ogni regione, e sulla base di questo, lo Stato deve stanziare finanziamenti adeguati, creando così i presupposti per eliminare la figura dell’idoneo non beneficiario e determinare servizi uniformi sul territorio nazionale”.
Ad essere svantaggiate dalla ripartizione, per assurdo, sono proprio le Regioni del Mezzogiorno: “Nel complesso queste Regioni guadagnano alcuni milioni rispetto al 2014, ma la quota di finanziamento rapportata al numero di studenti resta sempre inferiore rispetto a quella del Nord e del Centro – spiega Jacopo Dionisio – Il FIS procapite del Nord è di 99 euro, contro i 108 degli studenti del centro e 89 del Sud”.
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