Questa mattina, blitz della Digos nelle case di sette giovani dai 23 ai 33 anni, a Milano. Sono accusati di essere stati tra i militanti anarchici protagonisti degli scontri all’Università Statale. Altre 25 persone sono state denunciate a piede libero. Le accuse: resistenza e violenza nei confronti di un pubblico ufficiale, danneggiamento, lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere, istigazione a delinquere e travisamento.
Durante una protesta per la chiusura della storica libreria universitaria- la ex Cuem occupata- a maggio, vi era stato uno scontro tra agenti e giovani in corteo. Erano rimasti feriti quattro poliziotti e tre studenti.
Tra i 7 giovani arrestati per gli incidenti all’Università Statale di Milano, nessuno studente dell’ateneo.
“Vi è concreto pericolo che gli indagati, se lasciati in libertà, commettano altri gravi delitti della stessa specie”, ha scritto il gip Franco Cantù Rajnoldi. Il giudice parla della “spiccata pericolosità” degli arrestati, che “hanno assunto ruoli trainanti durante la contrapposizione alle forze dell’ordine e si sono resi responsabili di condotte particolarmente violente”.
Ma i legali dei giovani specificano: i filmati erano “da tempo disponibili in rete e documentano tutto: l’ingresso in università della polizia in assetto antisommossa e la carica violenta. Ognuno giudichi da sé”.
AZ