L’ex rettore della Sapienza Renato Guarini e il direttore generale del Policlinico Umberto I Ubaldo Montaguti saranno interrogati (come indagati) rispettivamente il 7 e il 9 luglio prossimi dal pm Maria Cordova nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità legate alla gestione dell’ateneo e dell’ospedale.
Ieri il magistrato, nel quadro del filone di indagine denominato ‘parentopoli’, ha interrogato Paola Guarini, figlia dell’ex rettore, e il marito Luigi Stedile. Entrambi sono indagati per abuso d’ufficio in relazione agli incarichi di ricercatore universitari (architettura) loro assegnati tra il 2002 e il 2005. Il sospetto degli inquirenti è che dietro quegli incarichi ci sia un giro di favori legato all’affidamento di appalti.
I due indagati, assistiti dall’avvocato Roberto Borgogno, hanno rivendicato oggi la regolarità della loro partecipazione ai concorsi e gli incarichi ricevuti. A sostegno di quanto sostenuto hanno depositato una memoria difensiva contenente, tra l’altro, una sentenza del Consiglio di Stato che dichiara l’illegittimità del decreto legge che disciplina i requisiti per la partecipazione ai concorsi.
Montaguti e Guarini sono indagati per abuso d’ufficio in relazione ai compensi percepiti dallo stesso Montaguti e ritenuti superiori al dovuto. Non solo, entrambi sono iscritti anche per peculato e truffa per l’assegnazione al direttore generale del Policlinico, nel 2006 e senza che ne avesse titolo, di 62 mila euro a titolo di indennità per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
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