Cosa dovrebbe fare un aspirante insegnante per affrontare il concorsone previsto per quest’anno? Pagare, senza dubbio. E ormai si viene adescati anche in pausa pranzo, basta essere iscritto ad un social network qualsiasi. “Salve, questa è la nostra brochure”: inizia così, in una chat di Facebook, la proposta dei corsi e degli esami di lingua inglese rivolta agli aspiranti insegnanti “Livello B2 – costo 500 euro. Livello C1 – 600 euro”. Una delle tante che circolano in rete, raccontata da Virginia Della Sala sul Fatto Quotidiano.
La proposta, che parte da uno sconosciuto qualsiasi, solitamente è divisa in vari pacchetti. L’agenzia di formazione in questione si chiama Geoform, e vanta collaborazioni con enti accreditati al Miur per la formazione del personale e con l’università telematica “Giustino fortunato” (il Rettore è l’ex ministro Fantozzi, tornato alle cronache per il suo coinvolgimento nell’affaire dei concorsi trucca di diritto tributario). Il nostro aspirante docente, che ha già una certificazione d’inglese, sta al gioco. Chiede informazioni per il livello C1, poi per il livello C2, uno dei più alti e per questo anche quello che garantisce più punti nella graduatoria per il concorso (9 punti). “Non parlo molto bene inglese”, dice. “Per il superamento dell’esame devi stare tranquilla – gli risponde il contatto –. Il problema sono la data e l’ora”. Lei insiste: “Sono di Pesaro ma sono disposta a viaggiare se c’è la garanzia di superarlo, mi fanno comodo 6 punti”. Lui conferma: “Di superarlo sì”. Poi le dice che saranno a Bologna il 16 marzo e che ha tempo per iscriversi e pagare fino alle 12 del giorno seguente. Le chiede l’indirizzo mail per inviarle modulistica e Iban. Nella mail, compaiono altri riferimenti: non si tratta di Geform, ma di un altro istituto, “Agenzia formativa Pirandello”, con sede ad Agrigento, Palermo, Milano e Roma. Chiamiamo Geform per sapere se sono collegati: “Non facciamo esami in giro per l’Italia – spiegano – la nostra unica sede è a Foggia”. Non c’è nessun collegamento.
Sul suo sito, l’Agenzia Pirandello dichiara di essere centro esami dell’English Speaking Board (un ente accreditato dal Miur) e anche partner dell’Università Telematica “Giustino Fortunato”. La mail arriva dallo stesso indirizzo indicato sul sito, il mittente si definisce su Facebook un formatore dell’agenzia e ha tra gli amici chi ha contattato l’aspirante docente. “La modalità è uguale per tutti gli esami, come superamento” scrive ancora il contatto su Facebook. “Cambia solo il costo?”, chiede la ragazza. “Sì”. E ovviamente il pagamento è meglio in contanti, metà prima e metà dopo. Certo. Per avere risultato e certificazione in pochi giorni, poi, bastano 50 euro in più, altrimenti dovrà aspettare 8 settimane. “Io, dopo sei mesi in Inghilterra, ho fatto l’esame per la certificazione C1 e ho comunque dovuto studiare per settimane – spiega l’aspirante docente –. È durato un’intera giornata. Qui invece assicurano che tutto si conclude, con buon esito, in un paio di ore”. Al concorso, poi, facile raggirare: “Una certificazione così elevata sarebbe facilmente verificabile durante l’orale – spiega Sara Piersantelli del Coordinamento Nazionale Tfa – , ma molti candidati con tale mirabile titolo chiedono di svolgere la prova su una lingua diversa. E il commissario non può neanche mettere in discussione un titolo di un ente approvato dal Miur. Mi chiedo: che requisiti devono avere questi enti certificatori, e come vengono verificati dal ministero?”.
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