Concorsopoli, sospeso l’ex ministro Fantozzi: “Condizionava le abilitazioni"

Altri sei professori interdetti nell’inchiesta che ha travolto il dipartimento di Diritto tributario dell’Università di Firenze. Il gip Angelo Antonio Pezzuto ha interdetto per 9 mesi anche l’attuale rettore dell’Università telematica Giustino Fortunato di Benevento, nonché ex ministro, Augusto Fantozzi. E con lui, per la stessa durata, anche altri due luminari del Diritto tributario: Francesco Tesauro e Andrea Fedele. Interdizione di un anno per il professor Pasquale Russo e di sei mesi per i colleghi Giovanni Eugenio Marongiu e Andrea Parlato. Il fatto che siano in pensione, scrive il gip, “non vale tuttavia a escludere il pericolo di ripetizione delle condotte delittuose”. L’inchiesta, deflagrata nel settembre scorso con 7 arresti (poi revocati) e 59 avvisi di garanzia, riguarda le abilitazioni scientifiche nazionali tra il 2013 e il 2013. Un metodo corruttivo che si basa su uno scambio di favori tra i candidati dei vari “baroni“. 
Come riportato da Antonio Massari sul fattoquotidiano.it, il giudice non ha dubbi sulla “figura centrale  di Fantozzi” e di come fosse “al vertice della comunità scientifica e come il suo volere abbia pesantemente condizionato i giudizi dei componenti delle commissioni che si sono succedute. Nulla induce a ritenere che Fantozzi si asterrà, nel futuro, da rinnovare le sue condotte delittuose. Secondo Fantozzi è giusto e corretto che i commissari formino un elenco di candidati (…) da sottoporre al giudizio di dei vari capi scuola e altre persone estranee alla commissione. La soluzione di Fantozzi è perfettamente in linea con le sue convinzioni: le abilitazioni vanno decise dai commissari seguendo l’indicazione di una ‘cupola’ composta dai professori più eminenti”. L’ex ministro, così come Tesauro, è accusato di “aver istigato le condotte dei commissari” per “ottenere dalla commissione il maggior numero di abilitazioni di propri associati, e comunque di candidati che erano propri allievi o soci, e la non abilitazione di candidati rivali dei propri protetti o anche rivali propri”. 
“Fantozzi – scrive il gip – ha indicato con chiarezza i candidati che desiderava che, di volta in volta, fossero abilitati, condizionando le decisioni dei commissari. Era perfettamente a conoscenza di tutte le trattative (…) e ha agevolato il raggiungimento di un accordo corruttivo (…)”. Fantozzi ha peraltro confermato, nell’interrogatorio, “di aver appreso della formazione, da parte dei commissari della tornata 2012, di un elenco dei candidati che sarebbero stati abilitati”. Ha invece “inizialmente negato” di aver saputo di un analogo “elenco di candidati” per la tornata successiva. “Tale ultima dichiarazione – sostiene il gip – non è credibile”. E ancora: “Per il tramite di Andrea Fedele ha istigato a fare pressioni sui commissari della propria associazione, affinché accettassero una proposta corruttiva: si allarghino il numero dei candidati da abilitare, con inserimento di quelli graditi alla controparte, in cambio dell’abilitazione di uno o due candidati riferibili alla sua parte”.
Tesauro, sottolinea il gip, “continua a mantenere la direzione di un’importante collana e pertanto può influire sulla pubblicazione o meno di monografie” che ha “una rilevante importanza nella valutazione di un candidato all’abilitazione”. Tesauro nell’interrogatorio ha detto: “Mai fermato qualcuno per fare andare avanti un altro”. Ma per il gip le sue parole “hanno trovato ampia smentita nelle indagini”.

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