Attacchi di panico prima di un’interrogazione per 6 studenti su 10 ma quasi nessuno si rivolge agli sportelli di aiuto psicologico a scuola

Indagine dell’Unione degli studenti evidenzia come la scuola sia la principale fonte di stress e ansia per gli studenti. Nonostante ciò il supporto psicologico offerto dalle scuole è utilizzato solo da uno studente su dieci. Domani in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla per l’attenzione verso i Disturbi del Comportamento Alimentare ragazzi in piazza in tutte le principali città italiane.

Gli studenti chiedono maggiore attenzione alla loro salute psicologica e domani il network studentesco “Chiedimi Come Sto” sarà in piazza a Roma davanti al Ministero della Salute sul Lungotevere alle 15 e davanti le scuole e le università di tutto il Paese. Sono previsti flash mob e assemblee a Milano, Palermo, Genova, Padova e in molte altre città.

Nel dicembre scorso l’Unione degli Studenti ha svolto un’inchiesta studentesca, su un campione di 3651 studenti, dalla quale emerge che la valutazione scolastica è considerata una delle cause di stress e ansia a scuola: 9 studenti su 10, infatti, affermano di stare male prima di verifiche scritte o orali. Un dato ancor più preoccupante riguarda gli attacchi di ansia, di panico o vomito prima di interrogazioni o verifiche scritte: il 63% di studenti afferma di aver avuto questi effetti almeno una volta durante la propria carriera scolastica.

Dall’inchiesta emerge inoltre una scarsa attenzione dell’istituzione scolastica alla salute mentale delle studentesse e degli studenti. Nell’83% dei casi non sono mai state organizzate attività o momenti di consapevolizzazione sul tema del benessere psicologico. Solo un intervistato su tre afferma che i propri docenti si preoccupano del loro benessere psicologico e che li mettono a proprio agio. Il supporto ai propri malesseri viene invece individuato nei propri compagni di classe da sei studenti su dieci.

Nella stragrande maggioranza dei casi (90%) i ragazzi affermano che a scuola c’è una psicologa o uno psicologo. Per quanto riguarda la frequenza in cui è presente la figura professionale la maggior parte dei rispondenti non sa rispondere (65,6%), coloro che affermano che il servizio è presente tutti i giorni sono solo il 3,1%.

Gli studenti criticano l’obbligatorietà di farsi autorizzare dai genitori per accedere allo sportello psicologico che in molti casi blocca la volontà di rivolgersi ad un professionista. Solo il 12,5% dei giovani intervistati si sono rivolti allo sportello psicologico almeno una volta. “Non solo la pandemia, la scuola deve ripensarsi – dice Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – Il modello scolastico attuale provoca ansia e stress anche nelle situazioni di normalità. Del resto già i dati Ocse del 2017 già segnalavano la scuola italiana tra le più stressanti d’Europa”.

LEGGI ANCHE:

Total
2
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Maturità 2022, niente sconti agli studenti: confermati i due scritti e il colloquio finale. Si parte il 22 giugno

Next Article

Maturità 2022, per il ministro Bianchi è un ritorno alle normalità: "Cari ragazzi non abbiate paura di non farcela"

Related Posts
papa leone XIV
Leggi di più

Cosa ha studiato Papa Leone XIV?

Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost, nasce il 14 settembre 1955 a Chicago. Suo padre, Louis Marius Prevost,…