“Sì, l’Università è l’avamposto per la difesa della libertà e della multiculturalità”. Con queste parole Matteo Renzi ha voluto esordire a Parigi, dove questa mattina ha parlato all’Università Sorbona. Il premier è in visita ufficiale in Francia, dove questa mattina ha incontrato il presidente Hollande.
Dopo i fatti di Parigi, prende ancora più significato il suo discorso davanti a centinaia di studenti in platea, in una delle università più prestigiose al mondo. “Secolo dopo secolo abbiamo costruito una civiltà che continua ad abbagliare il mondo – ha detto Renzi. La cultura non si difende, ma si produce”.
“Per vincere il terrore bisogna prima vincere la paura. Lo faremo solo grazie alla società civile. Per ogni investimento nella sicurezza – ha aggiunto – un euro deve essere dato nello sport, nelle scuole, per i bambini. La risposta agli attacchi non è solo con la sicurezza, ma con la cultura, l’educazione, lo sport”.
Prima di concludere il suo discorso, il premier ha voluto ricordare Valeria Solesin, la ricercatrice italiana morta al Bataclan. “Valeria amava l’Italia, ma considerava la Francia come seconda patria. In memoria di Valeria Solesin vi propongo di assumere, qui, insieme, un impegno solenne: noi non rinunceremo mai ai nostri ideali. Non rinunceremo al nostro diritto di vivere la vita in libertà. Lo promettiamo oggi, insieme.”
RN
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