L’Aula De Sanctis di Corso Umberto I a Napoli questa mattina è stata un vero e proprio seggio elettorale. Il nuovo Rettore della Federico II nei prossimi giorni potrebbe avere un nome. Si sta votando in queste ore e si continuerà fino alle 14.00 di domani, 29 giugno.
Come ad ogni elezione che si rispetti nei corridoi e fuori dall’aula un gran via vai di persone tra docenti, ricercatori, personale amministrativo e studenti. Tutti con la loro tessera a pensare a chi affidare l’ateneo per i prossimi anni: Marrelli? Masi? Pavone?
Quando abbiamo chiesto al prof. Masi quali sono le sue speranze ha risposto: “Vincere ovviamente!”. “Intendo modernizzare questo ateneo, renderlo una macchina efficiente. Uno trai maggiori problemi è l’organizzazione, vorrei che tutto fosse creato a misura di studente ecco il perché dei 4 campus. Non una università ma una palestra di vita” ha spiegato il candidato. Altrettanto speranzoso il prof. Pavone che ha dichiarato: “La mia priorità è creare una squadra di giovani. L’università va arricchita di talenti, ringiovanita: l’errore più grande sarebbe tagliare fuori le giovani generazioni”.
Ma cosa chiedono i votanti? Cosa si aspettano dal nuovo Rettore? “Vorremmo un sistema meritocratico, riduzione degli oneri burocratici che rallentano il sistema. In sintesi ciò che ci sta davvero a cuore è il rinnovamento dell’amministrazione” ci ha detto Giovanni Battista Chirico, ricercatore presso ingegneria agraria. Gennaro Demetrio Paipais, Consigliere d’amministrazione della Federico II, ci ha spiegato: “Speriamo vivamente che nonostante il disagio esistente sotto il profilo finanziario, il neo Rettore possa mantenere invariate o comunque migliorare l’offerta di questo ateneo senza gravare sugli studenti attraverso la maggiorazione delle tasse”. Altro tasto importante è la competitività, tutti si aspettano che l’ateneo faccia un salto di qualità verso nuove frontiere.
Si attende ancora domani, la “poltrona per tre” inizia ad esser scomoda.
Vote for me!
Da Corso Umberto le “voci di corridoio” degli aventi diritto al voto. Si attende il neo Rettore tra promesse e speranze.