Insegnanti con le armi per la sicurezza delle scuole sulla scia della recente sparatoria a Uvalde. Dopo la proposta di esponenti del partito Repubblicano alla fine c’è chi ha attuato l’ipotesi: il governatore repubblicano dell’Ohio Mike DeWine ha firmato una legge che consente di armare tutti i dipendenti delle scuole.
Per poter impugnare un’arma servono 24 ore di addestramento e un minimo di 8 ore all’anno di esercitazioni. Più 4 ore di formazione teorica su tre aspetti: pronto soccorso, tecniche per ridurre l’escalation di violenza armata ed interventi in caso di emergenza. Il provvedimento è facoltativo , non obbligatorio. Per il governatore è uno strumento “messo a disposizione dei distretti che vogliono difendere i bambini”. Ma l’iniziativa non piace affatto ai sindaci delle più grandi città dell’Ohio, tutti democratici – tra cui Cincinnati, Columbus e Cleveland – che hanno indetto una conferenza stampa per sottolineare l’escalation di violenza armata nelle loro comunità, e affermare le loro divergenze con il governatore sulle questioni relative alle armi.
La legge sulle armi “bloccata” al Congresso
In America è in atto la riforma sul controllo delle armi che stabilisce un aumento dell’età per chi possiede armi semiautomatiche. La riforma approvata dalla Camera, dovrà superare lo scoglio del Senato dove servono sessanta voti a favore: i democratici non superano i cinquanta, mentre i repubblicani sono compatti contro le restrizioni sulle armi. Il 12 giugno, il gruppo di senatori bipartisan del Congresso, ha raggiunto un accordo sulle nuove misure volte a limitarne la diffusione: l’intesa prevede un ampliamento dei controlli sugli acquisti di pistole e fucili da parte di cittadini di età inferiore ai 21 anni e finanziamenti per aumentare la sicurezza delle scuole.
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