Voti degli studenti cambiati illegalmente: preside e docenti indagati

Il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme nella bufera. La difesa di una prof: “Indagine fatta con leggerezza”.
Voti degli studenti cambiati
Foto di StockSnap da Pixabay

Accessi illegali al registro elettronico per cambiare i voti degli studenti: è l’accusa della Procura di Catanzaro ha rivolto alla preside e a sette professori del liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme. Secondo gli inquirenti, che nei giorni scorsi hanno notificato l’avviso di chiusura delle indagini, ci sarebbero stati sette accessi al registro scolastico elettronico della scuola, effettuati dal 28 gennaio 2023 al 13 giugno 2023 per modificare i voti già assegnati dai docenti in materie come Storia dell’arte, Latino, Scienze naturali e anche Scienze motorie.


Modificate anche le presenze

Nel registro elettronico – sostiene la Distrettuale di Catanzaro, competente per i reati di accesso abusivo – si sarebbero introdotti più volte, illecitamente e per commettere falso, sia la preside del “Galilei” sia altri insegnanti. Dagli accertamenti sarebbe infatti emerso che non c’è stata solo l’alterazione di voti dati da altri insegnanti ma sarebbero state modificate anche le ore di attività o sarebbero stati fatti falsi fogli di presenza degli alunni alle attività extracurricolari, per le quali i docenti percepivano un compenso supplementare.

I capi d’accusa

Adesso tutti gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, di accesso abusivo a sistema informatico, falso materiale e ideologico e maltrattamenti. Riguardo a quest’ultima accusa secondo gli inquirenti la dirigente scolastica avrebbe avuto nei confronti di tre insegnanti “condotte e provvedimenti persecutori, integranti mobbing sul posto di lavoro, a danno specifico dei docenti da lei stessa pubblicamente definiti ‘dissidenti’ ed a lei invisi, anche in quanto legittimamente collocati su posizioni non conformi o critiche rispetto a sue proposte o a sue opzioni inerenti a ogni aspetto della gestione dell’Istituto”.

La difesa di una prof

“Per tranquillizzare gli animi – è invece la posizione di una delle docenti indagate espressa con un post sulla sua pagina Facebook – dico solo che non è possibile modificare i voti da registro informatico, a meno che non si è pirati informatici, e nessuna delle persone coinvolte ha queste competenze. I software scolastici garantiscono l’accesso ai voti solo ai docenti titolari. Nelle sedi opportune si chiariranno molte cose. Siamo fiduciosi nella magistratura che chiarirà quanto successo continueremo ad avere fiducia nelle forze dell’ordine con cui ormai da anni collaboriamo, per trasmettere agli studenti il rispetto per la divisa sebbene, e lo dico con amarezza, l’indagine che ha riguardato la nostra scuola è stata svolta con una certa leggerezza”.

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