Università Bicocca: tolta “l’acampada”. Alla Statale e al Politecnico rimangono le tende

Mercoledì gli scontri alla Statale tra i manifestanti

Le tende all’Università Bicocca di Milano erano state montate il 15 maggio, dopo quelle del Politecnico e dell’Università degli studi di Milano, per dimostrare vicinanza al popolo palestinese di Gaza sotto attacco da parte di Israele. Una voce univoca per prendere posizione sia sul conflitto ma anche sulle collaborazioni di ricerca delle università con quelle israeliane. Sabato le tende, però, sono state levate.

Terminata la protesta alla Bicocca? No, anche perché gli attivisti rivendicano ancora l’incontro con la rettrice e presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) Giovanna Iannantuoni. Giusto per ricaricarsi: “Abbiamo bisogno di riposare”. E di riprendere a mangiare, dopo lo sciopero della fame. Non è un caso, infatti, che l’ultimo giorno di presidio si sia chiuso con il suono delle sirene di un’ambulanza. I soccorsi sanitari del 118 hanno assistito sul posto una studentessa di 23 anni. “È stata una prova dura fisicamente e psicologicamente“, hanno spiegato. In Bicocca oggi è stato organizzato un incontro tra docenti e universitari sempre sul conflitto in corso a Gaza.

Le sfumature della protesta

Al Politecnico e in Statale, dove alla luce degli ultimi fatti l’attenzione è maggiore, la protesta continua. In via Festa del Perdono infatti il calendario delle iniziative prevede ancora incontri, dibattiti e presentazioni. Anche se gli animi restano accesi. Dopo che alcuni attivisti avevano discusso con gli studenti che vendevano il giornale “Lotta Comunista”e la vicenda era finita a schiaffi, martedì sono volati spintoni e insulti tra gli studenti pro Palestina e proprio quelli di Lotta Comunista. La ragione? Divergenze nelle fasi successive della protesta. L’obiettivo dichiarato comunque è resistere fino a oggi, giorno in cui è calendarizzato il Senato accademico straordinario. Tra l’atro, a causa dell’occupazione in corso, la Statale ha rimandato la giornata dedicata all’ Open day, previsto inizialmente per sabato e per il 22 giugno.

Anche in piazza Leonardo le tende resistono. Il perché lo spiegano gli stessi accampati dicendo che, nonostante siano stati ricevuto una settimana fa dalla rettrice Donatello Sciuto, “la mozione approvata è troppo timida”. Ma lo “spirito palestinese” delle tre università milanesi potrebbe incrociarsi di nuovo a Roma. Qui sabato, domenica e lunedì prossimo è prevista la manifestazione nazionale con un’assemblea di tutti gli accampati d’Italia sempre sotto la bandiera nera, rossa, bianca e verde.

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