‘Un’altra scuola è possibile’ il 12 ottobre in piazza a Roma

Sindacati, docenti, famiglie e studenti, ‘cultura non ha prezzo’
Studenti senza cittadinanza italiana
Immagine di StockSnap da Pixabay

‘Un’altra scuola è possibile’ : questo il titolo della manifestazione prevista per sabato 12 ottobre, alle ore 15.00, presso piazza Esquilino a Roma. “Un appuntamento per manifestare contro un sistema scolastico inadeguato e per ricordare che la cultura non ha prezzo. Per la prima volta in piazza ci saranno docenti, studenti e famiglie colpite da questo assurdo sistema che sta portando la scuola al collasso”, assicurano gli organizzatori.

Il corteo per la scuola

Al corteo parteciperanno le associazioni di docenti e studenti: Cambiare Rotta, Comitato precari uniti per la scuola, Collettivo docenti di sostegno specializzati, Coordinamento precari scuola Bologna, Coordinamento triennalisti, Docenti uniti italia, Esp – educazione senza prezzo, gli idonei del concorso ordinario 2024: legati dal merito, IdoneInsieme, Link coordinamento universitario, Unione degli studenti, Rete della conoscenza, Osa, Paese reale, Scuola lavoro e libertà, Genova inclusiva, supportate dalle sigle sindacali di base: Cobas scuola, Cub Sur e Usb p.i.- scuola, Cobas scuola delegazioni provinciali di Ancona, Arezzo, Cagliari, Catania, Grosseto, Palermo, Terni, Tuscia, Adl Cobas, Clap, F.i.s.i.

I motivi della manifestazione

Gli organizzatori spiegano che la scuola pubblica italiana sta vivendo una crisi senza precedenti, con problemi legati alla precarietà del personale, alla mancanza di risorse e a un sistema educativo inadeguato: “Per la prima volta in piazza – concludono gli organizzatori ci saranno docenti, studenti e famiglie colpite da questo assurdo sistema che sta portando il sistema scolastico al collasso”.

“Una manifestazione – spiegano i una nota i sindacalisti di Cobas -, immaginata per dare voce e spazio a molte delle rivendicazioni specifiche che stanno animando le lotte in questo periodo senza però mai perdere di vista l’orizzonte generale, ovvero quello di lottare per un’istruzione di qualità per tutti e tutte, per la dignità di chi lavora ogni giorno per continuare a costruirla, per il diritto delle future generazioni a un sapere laico, gratuito e di qualità“.

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