Il sondaggio di Skuola.net. Le materie più ostiche? Quelle scientifiche. Ma esistono sempre più corsi interni alle scuole e online, che semplificano la gestione
Un terzo degli studenti di scuole medie e superiori prende ripetizioni: lo rivela, al giro di boa delle pagelle del primo quadrimestre, un sondaggio di Skuola.net. Il recupero non è più roba da studenti svogliati, spiega la ricerca condotta a novembre su circa 12 milla ragazzi e ragazze, ma è diventato parte integrante della routine di moltissime famiglie. Perché i genitori che decidono di sottoporre i propri figli a massicce sessioni di recupero in largo anticipo rispetto alla fine del quadrimestre sono davvero tanti. Il 20% degli studenti delle superiori, infatti, sta già prendendo ripetizioni da settimane (tra i liceali si arriva al 24%). A cui va aggiunto un 3% che le ha iniziate subito dopo il ricevimento dei professori e un 7% che attende i colloqui ma è convinto che le farà. Naturalmente sono proprio gli studenti delle superiori quelli ad essere più orientati per le ripetizioni: perché se la bocciatura alle elementari è un’eccezione, quella alle medie una rarità, alle superiori diventa molto più frequente l’insufficienza che si trasforma in bocciatura (in un caso su 10) o in «rinvio» a settembre.
E il fenomeno potrebbe essere addirittura più ampio, visto che oltre il 40% dei ragazzi confessa di essere in difficoltà: il 36% ha una media sotto il 6 in una o più materie, il 5% in quasi tutte. Le discipline che mandano più in crisi gli studenti? Sono quelle tecnico-scientifiche, i trend delle ripetizioni lo confermano. Il 35% degli intervistati ha problemi con la matematica; il 15% aggiunge anche le altre scienze (fisica, chimica, biologia, ecc.). Problematico anche il rapporto con il latino e il greco (14%). Senza dimenticare un 12% che dice di dover migliorare nelle lingue straniere e un 10% che cerca aiuto per l’italiano.
Per quanto riguarda i corsi di recupero, circa 2 studenti 3 potranno frequentare quelli organizzati dagli istituti (nel 34% dei casi si stanno già svolgendo, il 31% dovrà attendere il nuovo anno). Il 48% dei ragazzi si sta rivolgendo a professori di scuola, il 22% a neolaureati. Solo il 13% si fida di amici e parenti, appena il 10% di altri studenti. Come si trovano gli insegnanti più adatti? Il passaparola è la fonte primaria nel 60% dei casi. Ma subito dietro si piazza la grande novità degli ultimi anni: gli annunci online, meglio se pubblicati su siti specializzati, che convincono ormai 1 famiglia su 10 che vuole far prendere ripetizioni ai figli. Chiedendo sia agli studenti (compresi gli universitari) che ai genitori, circa 4 su 10 conoscono i portali di ripetizioni. E, quasi un terzo di loro (30%), li ha sostituiti ai canali tradizionali. Gli aspetti che convincono di più? Il fatto di poter svolgere gli incontri col docente anche online (23%), tramite un pc (usando i normali software per le video-conferenze); seguito dall’ampia rosa di tutor presenti in ‘catalogo’ (22%), dall’assistenza in caso di problemi (14%) e dalla formula ‘soddisfatti o rimborsati’ che molti siti offrono (11%).
corriere.it
Related Posts
Decreto-legge PA, aumento fondo per welfare personale scolastico e sicurezza scuole
Stanziati 65 milioni di euro per welfare delle scuole e sicurezza. Valditara: “Continuiamo a investire per scuola italiana e per chi vi lavora”
18 Aprile 2025
“Nostra figlia di 10 anni in classe con il Niqab”: la richiesta di una famiglia pakistana
Dopo Monfalcone un altro caso sul velo integrale a scuola.
18 Aprile 2025
Auguri di Pasqua amari da un preside: ecco cosa ha scritto ai prof
Sta suscitando forte indignazione la lettera pubblicata sul sito dell’Istituto Comprensivo di Bedizzole dal dirigente scolastico Pietro Michele…
18 Aprile 2025
Vacanze estive più brevi e pausa in primavera: rivoluzione calendario scolastico
L'Emilia-Romagna lavora a una modifica del calendario delle lezioni. Si andrà a scuola fino alla fine di giugno e si comincerà prima a settembre. Altre regioni seguiranno l'esempio?
16 Aprile 2025